E’ quanto emerge da un’indagine di Unioncamere e ministero del Lavoro effettuata dal Sistema informativo Excelsior
NordEst – In Italia, il passaparola resta il metodo più comunemente usato per cercare un lavoro e, da parte dell’aziende, per reclutare nuovo personale. E’ quanto emerge da un’indagine di Unioncamere e ministero del Lavoro effettuata dal Sistema informativo Excelsior secondo cui, nel 2013, più del 60 per cento delle imprese ha scelto chi assumere in base alla conoscenza diretta del candidato conosciuto in precedenza, nell’ambito di uno stage o di un tirocinio, o affidandosi alle indicazioni di conoscenti, fornitori o altri imprenditori. La percentuale, nel caso delle piccole e medie imprese, raggiunge il 67,3 per cento. I centri per l’impiego, invece, sono stati entrati in gioco solamente nell’1,8 per cento dei casi, mentre le società di somministrazione nel 2,6; nel caso di imprese tra i 250 e i 499 dipendenti, la quota sale, ma si ferma al 16 per cento.
Il segretario generale di Unioncamere, Claudio Gagliardi, in audizione di fronte alla commissione Lavoro della Camera, ha spiegato che l’utilizzo dei suddetti canali informali “contribuisce certamente a quella asimmetria informativa che penalizza il merito e le capacità, in particolare dei giovani lavoratori”.