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Levico, 372 firme in consiglio provinciale per “liberare” Quaere

Depositata la petizione sul quartiere di Levico. Soluzione più vicina

Levico (Trento) – Sono 372 le firme dei residenti di Quàere di Levico, in calce alla petizione popolare presentata  a palazzo Trentini. Alessandro Sester ha portato al presidente Walter Kaswalder la voce dell’abitato che da anni combatte “per una vita senza odori e senza rumori”.

Si chiede una soluzione definitiva per i problemi indotti dalla presenza in loco della Edilpavimentazioni, azienda che dà lavoro a 50 famiglie, ma inevitabilmente impatta sul quartiere. Il referente della consulta frazionale stamane ha rievocato il problema che si trascina dagli anni ‘60, quando su area non autorizzata si insediò un’attività di produzione asfalti, rilevata nel 2014 da Edilpavimentazioni.

Negli anni l’area si è popolata di abitazioni, mentre però il traffico di mezzi pesanti e le lavorazioni di conglomerato si infittivano, con un arco di 16 ore al giorno. Nel 2015 la Procura sequestrò gli impianti, mentre a fine 2020 il Consiglio comunale di Levico all’unanimità ha invocato lo spostamento dell’azienda in area più confacente.

La buona notizia è che l’area alternativa (privata) è stata identificata, è urbanisticamente idonea e piace a residenti, Comune e azienda stessa. Il presidente Kaswalder ha assicurato Sester che gli assessori provinciali Mario Tonina e Achille Spinelli stanno lavorando alacremente all’agognata soluzione definitiva. La petizione – che sarà esaminata in III Commissione consiliare – potrebbe accompagnare dunque l’ultimo tratto dell’annosa vicenda.

 

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