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Linea Calalzo. Belluno e Treviso uniti contro le Ferrovie

Richiamare con forza l’attenzione della Regione sulle criticità segnalate da numerosi cittadini relative ai disagi, ritardi e agli orari ferroviari attualmente in vigore nella linea Calalzo-Venezia, in vista dell’ormai prossimo cambiamento e/o aggiornamento di orario (dicembre 2009). E’ in questo senso che i sindaci di Belluno e Vittorio Veneto, Antonio Prade e Gianantonio Da Re, e i presidenti delle Province di Belluno e Treviso, Giampaolo Bottacin e Leonardo Muraro, hanno chiesto un incontro urgente con l’assessore alle Politiche della Mobilità e Infrastrutture Renato Chisso, a seguito della comunicazione inviata dal sindaco Da Re lo scorso 5 ottobre alla Direzione Compartimentale di Rfi, a Mestre.

Sindaci e presidenti di Provincia si fanno portavoce dei molti pendolari e normali cittadini, ma anche turisti, che per motivi di lavoro e di studio utilizzano ogni giorno il treno e che risultano penalizzati eccessivamente dai continui disservizi e dai lunghi tempi di percorrenza della tratta.

La situazione a Vittorio Veneto –
“Posso ricordare – afferma il sindaco vittoriese Gianantonio Da Re che il tempo medio per percorrere 71 km tra Vittorio Veneto e Venezia oggi è di circa un’ora e 30 minuti, e che solo vent’anni fa la stessa distanza veniva coperta in meno di un’ora. Tralasciando, ma non dimenticando, il fatto che le stazioni di Vittorio Veneto e Soffratta sono sostanzialmente abbandonate, con obliteratrici e biglietteria automatica spesso fuori uso”.

Disagi a Treviso –
“Vogliamo denunciare un problema effettivo – spiega il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro – dati alla mano, spiegheremo all’assessore Chisso le problematiche di una tratta ormai vecchia, con tempi troppo lenti di percorrenza e che causa problemi di vario tipo per pendolari e cittadini che abitualmente usano il mezzo su rotaia. Ma non dimentichiamoci dei turisti: quale servizio offriamo a chi usa il treno su una tratta che collega importanti città d’arte e luoghi d’interesse turistico?”.

Ritardi a Belluno –
“Quello del trasporto ferroviario è un nodo da risolvere al più presto – commenta il presidente della Provincia di Belluno, Gianpaolo Bottacin – . Per il nostro territorio il problema si pone sul fronte del pendolarismo (in particolar modo per quanto riguarda i ragazzi delle scuole) e su quello turistico. Lungo la linea Venezia-Calalzo ci sono le stazioni dell’Alpago e di Santa Croce che rappresentano dei punti chiavi per chi viene a visitare le nostre zone, ma i due impianti delle Ferrovie sono in totale degrado”.

“Ancora recentemente – ha ricordato Antonio Prade – abbiamo richiamato l’attenzione sul problema delle ferrovie. Non possiamo più tollerare che i nostri concittadini debbano affrontare quotidianamente una gimkana per andare a lavorare o studiare. Senza considerare che nella stazione di Belluno, a volte, non si può nemmeno fare il biglietto. La marginalità del nostro territorio sta anche in questa sciatteria nella quale vengono a volte lasciate le ferrovie. Io mi chiedo: dobbiamo noi adattarci ai treni o sono i treni che devono servire i cittadini?”

Le modifiche richieste –
Ma sono numerose le modifiche richieste soprattutto relative agli orari e alle fermate che allungano i tempi sull’intera tratta:

– Vittorio Veneto ore 6.43 (treno 11101) impiega 20 minuti in più rispetto allo scorso anno: ne passa 5 sostando fermo a Treviso e 8 a Mogliano;

– Venezia ore 15.26 (treno 11124) risulta inadeguato per la capienza dei posti. Impiega h 1.36 e sosta ben 16 minuti a Treviso. Si chiede un convoglio più capiente e l’arrivo a Vittorio Veneto anticipato (e non alle 17.05);

– Venezia ore 17.26 (treno 11138) ferma in stazioni già ben servite. Si chiede di eliminare le stazioni intermedie quali Mogliano, Lancenigo, Spresiano e Susegana;

– Ripristino coincidenza (per Belluno) a Conegliano con il treno n. 2834 in partenza da Venezia alle 17.04 e arrivo a Conegliano alle 17.56 (partenza per Belluno alle 18.05

Razionalizzazione delle fermate – Sarà anche ribadita, per i treni della tratta Venezia-Calalzo, la necessità di una maggior razionalizzazione delle fermate per ridurre i tempi di percorrenza: Susegana, Spresiano, Lancenigo, S. Trovaso, Preganziol, Mogliano, Mestre Ospedale e Marghera sono già sufficientemente servite da altri convogli e potrebbero essere ritenute superflue. Comprensibili allora le difficoltà e i disagi che lavoratori e studenti affrontano ogni giorno sottraendo tempo prezioso alla vita privata.

Gli amministratori provinciali e dei comuni di Vittorio Veneto e Belluno, da sostenitori dell’utilizzo dei mezzi pubblici, soprattutto ferroviari, ritengono quindi, e lo faranno presente all’assessore Chisso, che solo la soluzione di tutte queste problematiche potrà favorire maggiormente l’uso dei treni. Altrimenti si rischia di ottenere l’effetto opposto.

Categories: NordEst
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