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Lutto nella sanità Bellunese: è morto il dottor Michele De Boni, primario del Santa Maria del Prato. Zaia: “Fu motore dell’ospedale”

“La sanità bellunese, veneta e nazionale perde prematuramente un medico che affiancava grandi doti professionali a una grande umanità”. Con queste parole, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, esprime il suo cordoglio per la scomparsa del primario di gastroenterologia dell’Ospedale di Feltre (Belluno), Michele De Boni. Il sindaco di Feltre, Perenzin: “Se ne va un amico e un’istituzione di Feltre”

Feltre (Belluno) – La notizia della sua scomparsa si è diffusa nella tarda mattinata di mercoledì. Nel pomeriggio, la comunicazione ufficiale dell’Ulss1 Dolomiti, che con dolore si stringe alla famiglia del noto primario, vicino da sempre anche alla realtà del Primiero, della Valsugana e del Trentino oltre al suo amato Feltrino.

Il dolore dei colleghi

“Nella mattinata di mercoledì, circondato dall’affetto della sua amatissima famiglia, è morto il dottor Michele De Boni, direttore del dipartimento di chirurgia oncologica gastrointestinale a valenza regionale, in seguito a una malattia che ha affrontato con grande coraggio e dignità. Tutta l’Ulss Dolomiti è profondamente addolorata per la scomparsa di uno dei suoi migliori professionisti ed esprime il suo cordoglio”.

Chi era De Boni

Nato il 24 dicembre 1952 a Feltre, Michele De Boni si è laureato in Medicina e Chirurgia a Padova nel 1979 dove successivamente si è specializzato in Gastroenterologia e endoscopia digestiva nel 1985. Ha iniziato il suo percorso lavorativo come medico proprio all’ospedale di Feltre fino a diventare responsabile del servizio di gastroenterologia nel 1995.

Importanti esperienze all’estero gli hanno fatto acquisire un’esperienza e una professionalità di grande rilievo, sviluppando anche la cultura della ricerca tanto da poter essere uno dei protagonisti del panorama scientifico in tema della diagnosi e cura dei malt-linfomi. L’importante lavoro di ricerca svolto gli ha permesso di pubblicare sul Lancet nel 1994 un importante lavoro sul trattamento con terapia medica dei malt-linfomi helicobacter pylori correlati.

Grazie al suo operato, il servizio di Gastroenterologia è cresciuto negli anni fino ad essere riconosciuto come unità operativa complessa nel 2004. Nel 2009 è stato nominato direttore del Dipartimento di oncologia. Con le schede ospedaliere del 2013, l’ospedale di Feltre è stato riconosciuto Centro di riferimento regionale per la chirurgia oncologia gastrointestinale per i risultati scientifici e per l’ attività mossa da un gruppo di professionisti di cui il dottor De Boni era il fondatore e l’instancabile anima.

Con la nascita dell’Ulss Dolomiti, nel 2017, il dottor De Boni è stato confermato quale coordinatore di dipartimento e ha continuato a lavorare e a battersi per spingere ogni giorno tutto l’ospedale di Feltre a migliorarsi costantemente per il livello di assistenza e a ottimizzare i percorsi diagnostico terapeutici assistenziali.

Già in tempi non sospetti ha sostenuto sempre l’importanza del confronto tra specialisti ovvero dei gruppi multidisciplinari di patologia e la necessità di personalizzare le cure per ciascun paziente. Uno dei principali progetti fortemente voluti dal dottor De Boni è “One Day Care” con l’idea di porre una diagnosi clinico strumentale e istologica in un solo giorno all’interno un percorso di certificazione di qualità del Dipartimento di chirurgia oncologica gastroenterologia a valenza regionale. Sua anche l’idea e l’attivazione di un master universitario di primo livello per infermieri in endoscopia digestiva in collaborazione con l’Università degli studi di Padova.

Il ricordo del governatore Zaia

“La sanità bellunese, veneta e nazionale perde prematuramente un medico che affiancava grandi doti professionali a una grande umanità. Il primo pensiero va alla moglie e ai figli, ai quali rivolgo le mie condoglianze”. Con queste parole, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, esprime il suo cordoglio per la scomparsa del primario di gastroenterologia dell’Ospedale di Feltre (Belluno), Michele De Boni.“De Boni – aggiunge Zaia – è stato un vero e proprio motore virtuoso dell’ospedale di Feltre, dell’Ulss 1 Dolomiti e della gastroenterologia veneta e non solo. Grazie anche al suo grande impegno – ricorda il Governatore – l’ospedale di Feltre è stato riconosciuto Centro di riferimento regionale per la chirurgia oncologica gastrointestinale, per i risultati scientifici e i successi ottenuti da un team di cui De Boni è stato fondatore e straordinario protagonista. Una grave perdita per tutti”.

Il cordoglio

Sempre combattivo e instancabile, il dottor De Boni è stato un punto di riferimento per tutta l’Azienda. Sempre disponibile per i colleghi e soprattutto per i pazienti, la sua porta era sempre aperta. Ha fatto crescere l’ospedale spingendo a fare ricerca, a potenziare le attrezzature, a fare squadra non solo all’interno ma anche con il volontariato e la comunità tutta.

“La morte di Michele De Boni ci tocca profondamente e ricorderemo per sempre un amico e un professionista competente, entusiasta del suo lavoro e sempre disponibile nei confronti dei pazienti. La sua capacità di associare una grande esperienza clinica maturata sempre nell’ospedale di Feltre con una intensa attività di ricerca in connessione con i più accreditati centri internazionali ha costituito un esempio per tutti : è possibile diventare un centro di riferimento di prim’ordine con l’impegno, la professionalità e il quotidiano riscontro dei positivi risultati. Questo deve spronare l’Azienda a continuare con grande determinazione il grande lavoro svolto finora”, ricorda Adriano Rasi Caldogno, direttore Generale dell’Ulss Dolomiti.

Il dolore del sindaco di Feltre e dell’Amministrazione comunale. “A nome personale, dell’Amministrazione e di tutto il Consiglio Comunale mi stringo nel cordoglio alla moglie e ai figli di Michele De Boni. Michele, ancora prima che un validissimo medico e uno stimato professionista, è stato un amico e un’istituzione di Feltre”. Con queste parole il sindaco della città, Paolo Perenzin, commenta, costernato, la notizia ricevuta in mattinata della scomparsa del dottor De Boni.
“Sempre attento alle esigenze del territorio e dei suoi abitanti, propositivo, curioso e innovativo – prosegue Perenzin – Michele De Boni ha saputo mettersi al servizio della nostra comunità in molteplici ambiti e in diversi ruoli, tanto da meritare, nel 2013, il premio “San Vittore” di Famiglia Feltrina.

Nella Cura della Persona è riuscito come pochi altri a integrare l’ambito sanitario con quello del Terzo Settore (non a caso è stato – tra l’altro – socio fondatore e presidente dell’associazione “Il Filo di Arianna” e attivo sostenitore di “Mano Amica”). Certo di interpretare anche il sentimento dei colleghi, quale presidente del Comitato dei sindaci del Distretto di Feltre dell’ULSS 1 “Dolomiti”, continua Perenzin, non posso non sottolineare la sua caparbia professionalità e la tenacia che – unite ad una straordinaria vocazione alla ricerca medica e all’innovazione – hanno contribuito a fare del reparto di Gastroenterologia dell’ospedale “S. Maria del Prato” un modello di avanguardia, non solo a livello regionale e nazionale, e a dare alla sanità feltrina un ruolo di rete di assoluto rilievo.

Il dolore che ci unisce ai familiari di Michele De Boni in questo momento è pari solo alla riconoscenza che tutti abbiamo per lui e per l’eredità umana e professionale che lascia alla sua città e a tutto il nostro territorio”, conclude il sindaco di Feltre Perenzin.

“Per me Michele De Boni non è stato solo un grande medico, un primario illuminato, uno che ha portato la gastroenterologia di Feltre a livelli internazionali, ma un grande amico». È il ricordo del deputato di Forza Italia Dario Bond. “Devo dire un grande grazie a Michele, perché mi ha fatto conoscere la sua famiglia, mi ha dato tanti consigli. Mi è stato vicino nei momenti di difficoltà. Quindi, lo ricorderò sempre nel profondo del mio cuore. Ma devo dire grazie anche al medico De Boni, per la professionalità e la passione con cui ha servito il suo territorio. Un pensiero alla famiglia, alla moglie, ai figli, persone davvero speciali che anche nel momento della malattia hanno accolto tutti e sorriso a tutti”.

Redazione:
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