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Malavita scatenata a Natale, bollettino di guerra dal Veneto

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Zaia: ” Militarizzare il territorio e dare mezzi e uomini alle forze dell’ordine”

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Venezia – “La malavita non ha avuto rispetto neppure del Natale. Anzi, ne ha approfittato per mettere a segno colpi e scorribande potendo contare su una conclamata tolleranza e impunità – questa sì criminale – da parte dello Stato e del governo che continua a non capire che la sicurezza dei cittadini, il rispetto delle leggi e lo scontare delle pene sono la

 Di nuovo, durissima, la voce del Presidente del Veneto, Luca Zaia, torna a levarsi contro la vera e propria ondata di criminalità che investe la regione e che anche durante le feste di Natale ha imperversato in numerose province.

“Prima che il solito buonista e commentatore delle proprie opinioni – e non di quello che pensa davvero la gente – mi accusi di allarmismo e oscurantismo, prenderò come base il vero e proprio bollettino di guerra che ci restituiscono i sempre attenti cronisti dei giornali locali, che dobbiamo ringraziare perché ci consentono di dare esatte dimensioni al fenomeno criminalità – riprende Zaia -. Partiamo dal Trevigiano. A Mogliano piantano un coltello alla gola di un medico e lo rapinano, un derubato sull’autobus viene minacciato di sfregio, un altro ladro scatena il finimondo in Questura e prende a testate una poliziotta, di nuovo dei ladri colti in flagrante si gettano nello Storga, nei quartieri si assiste impotenti a una vera e propria raffica di furti in appartamento, a Conegliano salta un bancomat mentre a San Vendemiano vengono portati a termine cinque colpi. Per non parlare del giovane rapinato nel cortile di una discoteca a San Biagio o della rissa sulla Strada Ovest con tanto di botto di un’auto contro una casa dopo una fuga precipitosa”.

“Vogliamo parlare del Padovano? – continua Zaia – da Padova a Vigonza, dove i ladri sono stati inseguiti in mezzo ai campi, raffica di furti. In una abitazione rubati anche i regali di Natale, un cittadino esasperato ha lasciato un cartello destinato ai ladri sulla porta di casa: ‘Qui siete già passati ieri, non c’è altro da rubare’. A Villa del Conte appartamento ripulito mentre madre e figlia sono a messa. E un cittadino che tenta di sedare una rissa viene colpito a volto da un moldavo. A Venezia, nel frattempo, i cittadini che mettono un cancello nella loro strada per proteggersi vengono addirittura tassati e sempre più sindaci aprono sottoscrizioni per polizze antifurto a favore dei loro amministrati”.

“Può bastare? O qualche anima bella crede ancora di incantare i veneti con le parole tolleranza e perdono? – prosegue Zaia – No, qui ci vuole la mano ferma di uno Stato e di un governo degni di questo nome. Ci vuole una legge che dia nel più breve tempo possibile poteri straordinari alle forze dell’ordine, bisogna che l’esercito venga portato fuori dalle caserme e messo sulle strade a vigilare e pattugliare, bisogna insomma militarizzare il territorio. E basta far differenze fra criminalità e micro-criminalità… Di criminalità c’è n’è una sola e la si combatte soltanto inasprendo le pene ma soprattutto facendole scontare fino all’ultimo giorno. Soltanto quando lo Stato farà di nuovo sentire il suo peso, quando le forze dell’ordine – composte da seri e preparati professionisti che vengono però mandati a combattere con le cerbottane delinquenti incalliti che gli oppongono un carro armato – potranno riavere i mezzi e gli uomini per garantire la legalità, insomma quando lo Stato incuterà di nuovo paura e rispetto, forse l’Italia non sarà più il Bengodi d’Europa per malavita d’ogni origine e provenienza”.

“E si preveda il rimpatrio forzato per chi commette reati qui da noi – conclude Zaia – mandandoli a scontare la pena nel loro paese d’origine”.

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