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Malga Coredo: l’acqua non c’entra, la bimba resta ricoverata a Padova

Le analisi dell’azienda sanitaria sull’acqua della malga che avrebbe causato l’infezione di escherichia coli ad una bambina di 2 anni hanno dato esito negativo


Coredo (Trento) – Non c’è nessun legame tra l’infezione di Escherichia coli, che ha causato una sindrome emolitico-uremica ad una bambina di due anni ricoverata in rianimazione e l’acqua di Malga Coredo. A certificarlo l’azienda sanitaria trentina che ha comunicato verbalmente il risultato della analisi alla sindaca Giuliana Covi.

Le indagini erano partite dopo che la bambina, in visita con i genitori alla malga del comune di Predaia, aveva mangiato del formaggio crudo e poi si era ammalata gravemente. I batteri nell’acqua, non sarebbero compatibili con il ceppo che ha fatto gravemente ammalare la bambina. Nel comunicare l’esito delle analisi, il Comune ha espresso solidarietà alla famiglia della piccola ricoverata in rianimazione a Padova ma anche vicinanza al gestore della malga ancora chiusa. In via preventiva a fine luglio il sindaco di Predaia ha emesso un’ordinanza di bollitura dell’acqua per usi alimentari in tutta la frazione di Vervò. Così anche per il comune di Sfruz.

Redazione:
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