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Manovra da 36 miliardi, Padoan: ”Creerà lavoro ma possibile che le Regioni alzino le tasse”

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E’ già polemiche dalle Regioni per la manovra del Governo Renzi

renzi

Roma (Adnkronos) – La Legge di stabilità varata dal Consiglio dei ministri. Renzi: ”18 miliardi di tasse in meno”. Tutti i numeri nelle slide di Palazzo Chigi (PDF). Padoan: ”Governo preme per un miglioramento dell’efficienza della spesa”. Dopo il mercoledì nero, Borse in affanno: dopo avvio positivo, Europa inverte la rotta. Istat: il Pil non cresce dal 2011, l’Italia è in stagnazione.

Una Manovra da 36 miliardi di euro, con ”18 miliardi di tasse in meno”, rispettando il tetto Ue del 3% ma con 11 miliardi di operazioni extra deficit. E’ la Legge di stabilità varata dal Consiglio dei ministri mercoledì sera e presentata dal premier Matteo Renzi, con tutti i numeri nelle slide (PDF), e dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.

“In un anno ci sono 18 miliardi di tasse in meno”. Si tratta della “più grande riduzione di tasse mai fatta da un governo nella storia della Repubblica in un anno, un grandissimo messaggio che va al cuore degli italiani e delle italiane”, ha rivendicato Renzi elencando le principali voci della Manovra.

Tra le misure viene confermato il famoso bonus di 80 euro per i lavoratori dipendenti che guadagnano fino a 1500 euro (Costo di 9,5 miliardi), via l’Irap sul lavoro per le imprese, con la possibilità di 800 euro di risparmio per un lavoratore che ne costa 30mila l’anno (costo 5 miliardi), e dal 2015 la possibilità per un triennio del Tfr in busta paga per il lavoratore che lo richiede.

Padoan: “Le coperture sono dettagliate”

Tra qualche ora saranno pubblici i testi che descriveranno misura per misura i tagli di spesa e le operazioni dal lato delle entrate”, ha detto il ministro Padoan a ‘Radio Anch’io’. Ma è possibile che a fronte dei tagli previsti dalla Legge Stabilità le Regioni aumentino il prelievo fiscale. “Può darsi”, ha risposto ad una domanda in merito, “ma accanto ad un prelievo c’è un a nuova destinazione delle risorse”. Di certo, ha sottolineato Padoan, sulla spesa pubblica “ci sono ampi margini di miglioramento dell’efficienza” e sulla spending review “nulla è stato imposto”. Quanto ai “tagli alle Regioni e agli enti locali – ha osservato – sono frutto di un dialogo aperto da tempo”.

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