De Berti e Bottacin: “Garanzie scritte sui 15 milioni o lo stop resta confermato”
Venezia – “Dopo l’assemblea di sabato, in cui all’unanimità i sindaci bellunesi avevano chiesto risposte risolutorie dal governo fino a minacciare la riconsegna delle fasce tricolori al prefetto in mancanza di tali risposte, ci aspettavamo qualcosa di concreto dall’incontro che la Provincia di Belluno ha avuto ieri al Ministero per trovare le coperture necessarie alla manutenzione delle strade, Purtroppo nulla di quanto non solo i sindaci ma i bellunesi tutti auspicavano è arrivato. La presidente della Provincia è tornata con l’ennesima risposta interlocutoria, che non risolve in alcun modo il problema”. E’ quanto dichiarano gli assessori regionali Elisa De Berti e Gianpaolo Bottacin.
“Diciamo basta a ulteriori prese in giro: il governo – aggiungono – spende miliardi di euro per mantenere presunti profughi, si inventa 600 milioni per coprire i buchi, e sottolineiamo i buchi non i servizi, della Regione Campania, si ingegna per coprire 100 milioni di costi di una singola manifestazione sportiva, ma non trova 15 milioni di euro per le strade bellunesi. Pazzesco!”.
“La proposta di trasferire, tramite il Milleproroghe, 5 milioni alla Provincia è ridicola – analizzano i due assessori -: di questa cifra Veneto Strade non se ne fa nulla, nemmeno la programmazione, anche perché nella realtà 5 milioni la società a marzo potrebbe averli anche già spesi qualora nei prossimi giorni iniziassero le abbondanti nevicate tipiche della stagione. Occorrono subito 15 milioni per il 2017, occorre un impegno pluriennale se si intende far proseguire a Veneto Strade il servizio anche per il futuro, occorrono infine i 25 milioni di debito, che la Provincia ha già accumulato nei confronti della società, per evitare di mettere quest’ultima ulteriormente in crisi”.
“Diversamente lo stop delle manutenzioni dal 1° marzo non potrà che essere confermato, con tutte le conseguenze del caso. E pensare – concludono amaramente i due assessori – che lo Stato sottrae ai territori bellunesi ben 800 milioni di euro ogni anno. Come può non trovare qualche spicciolo per dare continuità a un servizio di vitale importanza, che fra l’altro la Provincia svolge su delega statale?”.