X

Marcia della Pace 2016 nel Vanoi con Vincenzo Passerini: “Ricordati che sei stato straniero anche tu”

Tradizionale appuntamento a Canal San Bovo giunto alla 27^ edizione

Canal San Bovo (Trento) – “Vinci l’indifferenza e conquista la pace”: edizione numero 27 per la Marcia della Pace del Vanoi a Canal San Bovo. Un momento di ritrovo per iniziare l’anno cercando il significato più vero della pace nel mondo, ma anche dentro noi stessi. Un intreccio di storie, immagini e suggestioni per ‘essere comunità’.

Dopo la fiaccolata per le vie del paese – con visita anche alla casa di riposo – tra canti, riflessioni e testimonianze delle ragazze africane presenti a Primiero (che hanno preparato un originale ricordo dell’evento), i partecipanti si sono trasferiti in teatro per ascoltare l’esperienza dei giovani che hanno preso parte al viaggio in Calabria “Sulle vie della legalità”, introdotti da don Nicola Belli e Andreina Stefani.

E’ toccato invece ad Elena Corona riepilogare storie e progetti de “Il Fronte di Fronte” ideati dalla Pro loco di Prade Cicona e Zortea ‘per non dimenticare’ gli anni difficili della grande guerra nel Vanoi.

Un “manifesto dei migranti” di bruciante attualità

Le note della corale Salvète Flores hanno riscaldato la serata, prima dell’intervento di Vincenzo Passerini che ha sollecitato i presenti, rimarcando con forza e con il suo solito stile pacato: “Ricordati che sei stato straniero anche tu”. Un “manifesto dei migranti” di bruciante attualità come lo definisce lo stesso Passerini e che dà il titolo anche alla sua ultima fatica letteraria con un intervento di padre Alex Zanotelli (IlMargine)

Passerini, già assessore provinciale all’istruzione in Trentino, è stato tra i fondatori dell’associazione di cultura politica “La Rosa Bianca”, del movimento della Rete e ha guidato inoltre la cooperativa di accoglienza “Punto d’Incontro” fondato dal mai dimenticato don Dante Clauser. Una esperienza di grande impegno quest’ultima, che ha portato Passerini a scrivere un vero e proprio “manifesto dell’accoglienza degli stranieri”.

“Per un’eguaglianza vera tra noi e loro”

Per dare pasti e dignità ai senzatetto, per una lotta culturale e sociale, per un’eguaglianza vera tra “noi e loro”, in fuga dalla guerra e dalla miseria e in cerca di rifugio nel nostro Paese. “Da Nord a Sud – ha ricordato nel Vanoi, Vincenzo Passerini – la tentazione dell’egoismo esiste ovunque, anche nel nostro Trentino. Se si parlasse di turisti stranieri paganti, non ci sarebbero problemi. Ma si tratta di persone che arrivano dal terzo mondo e quindi tutto si complica”.   

La risposta – secondo Vincenzo Passerini – sta nella prospettiva della fraternità, spezzando le catene, praticando l’ospitalità , costruendo convivenza: “Violenti e immorali’: albanesi di oggi? No, trentini di ieri. ci salveranno i figli di un Dio minore”, come sottolinea nel suo ultimo libro che ‘brucia di realtà’.

In breve da Primiero

Primiero (Trento) –  La comunità di Primiero si è stretta in questi giorni attorno alla famiglia di  padre Gianfranco Bettega – missionario comboniano – scomparso nei giorni scorsi all’età di 80 anni. Padre Gianfranco Bettega aveva vissuto almeno 36 anni in Brasile. Dal 1961 al 1965 e di seguito dal 1974 al 2004 con alcune pause in Portogallo. Dal 2005, rientrò in Italia dove diresse la Casa dei missionari comboniani di TrentoRio Grande do Sul, S. Catarina e Paranà, Amazzonia, sono solo alcune delle terre dove ha portato la sua grande fede. La prima parte del funerale di Gianfranco Bettega si è svolta a Castel d’Azzano, mentre la seconda nella Parrocchiale di Mezzano gremita per l’ultimo addio. Saudade de Você Padre Gianfranco!

 

Categories: Primiero Vanoi
Redazione:
Related Post