Alfredo Weiss, il presidente della Marcialonga, non si attendeva certo una risposta così sollecita: “Pensavo occorressero dei giorni per “bruciare” questi ultimi pettorali in edizione straordinaria. Gli stranieri sono sempre molti, e del resto l’internazionalità è uno degli obiettivi che ci siamo prefissi da sempre, ma è un enorme piacere constatare anche la sempre numerosa e affezionata presenza degli italiani. La Marcialonga in questo senso ha fatto tendenza, negli anni è riuscita a portare un gran numero di fondisti nazionali sugli sci “adattandoli” alla tecnica classica, un bel successo.
Quest’anno le richieste d’iscrizione sono parecchie anche perché il prossimo gennaio per la Marcialonga sarà una ricorrenza importante, quella del 40°. Una ricorrenza che vogliamo festeggiare nel migliore dei modi, basandoci sulla semplicità e sulla tradizione com’è tipico della Marcialonga.
L’evento più atteso sarà la Marcialonga Story, nella quale verranno utilizzate le vecchie attrezzature da sci antecedenti al 1976, ma soprattutto quello che ci preme è esaltare il lavoro di chi si muove infaticabile dietro le quinte, soprattutto i tanti volontari.
È anche grazie a loro se abbiamo potuto scrivere 40 anni di storia della Marcialonga, e proprio per i volontari è stata organizzata insieme a Nordic Ski Fiemme l’Oktoberfest del volontario, in programma venerdì sera, durante la quale si festeggerà appunto la vera anima “pratica” della Marcialonga e anche degli eventi di Coppa del Mondo fiemmesi e del prossimo Campionato del Mondo”.
Insomma, ranghi completi per una… quarantenne che è nel pieno del suo splendore, e che più passano gli anni più sa ringiovanire ed affascinare.