NordEst

Marmolada, Salgono a due le vittime della valanga

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Seconda vittima dopo la valanga – I familiari del trentenne di Spresiano, hanno autorizzato l’espianto degli organi, dopo la sua morte, in seguito alla valanga del primo maggio in Marmolada. Igino Archetti era rimasto per 35 minuti sotto la neve. Il suo cuore ha cessato di battere mercoledì nonostante gli sforzi dei sanitari per tenerlo in vita.

I medici dell’ospedale Santa Chiara di Trento, hanno dichiarato il paziente clinicamente morto verso le 18. Da quel momento è iniziata la procedura di espianto degli organi che si è conclusa alle 22. Igino, assieme all’amico ed ex compagno di università Pierluigi Gaiatto, morto dopo il ricovero, era salito sulla Marmolada per una delle ultime escursioni in quota della stagione. La loro passione però, è stata fatale.

La prima vittima Pierluigi Gaiatto, 30 anni, di San Vito al Tagliamento (Pordenone) e residente a Portogruaro (Venezia) e’ deceduto venerdì sera. Era stato estratto vivo dagli uomini del Soccorso Alpino, ma era molto grave. E’ invece ancora in gravi condizioni l’altro escursionista salvato dai soccorritori. Il Soccorso alpino del Trentino comunica che a sabato mattina non risultano denunce di scomparsi sotto la valanga, dunque le ricerche sono chiuse.

I Soccorsi –
Sul luogo della valanga, sono intervenute almeno un centinaio di persone tra volontari e uomini del soccorso alpino di Trento e di Belluno con il supporto degli elisoccorso di Pieve di Cadore, di Trento e dell’ospedale di Treviso e unità cinofile.

La valanga e le ricerche –
Una massa nevosa di dimensioni incredibili, con un fronte di oltre 800 metri che ha travolto una decina di persone. Le ricerche sono terminate nella zona del distacco e poco prima del tramonto è stato dato il cessato allarme sulla Marmolada. La valanga si è staccata a quota tremila, sul versante nord della Marmolada. Il pericolo di caduta valanghe nella zona – dice il bollettino dell’Ufficio idrografico di Bolzano – è di grado 2-3 su una scala di 5. Un certo pericolo è determinato dall’innalzamento termico, dato che il cielo è sereno dopo alcuni giorni di nevicate anche intense.

Il ringraziamento di Berlusconi –
Il presidente del Consiglio n visita all’Aquila, Silvio Berlusconi, ha "ringraziato gli uomini del soccorso alpino, che dopo la valanga in Marmolada hanno estratto vive tre persone".

Le persone recuperate –
Sono quattro le persone estratte dalla neve dagli uomini del soccorso alpino intervenuti sulla Marmolada. Una è stata estratta incolume, una è rimasta ferita in maniera lieve e per le altre due invece la situazione è grave. 

  • Sei morti in Tirolo – Dopo le tragedie degli ultimi giorni, ancora una valanga in Tirolo. Sul versante austriaco delle alpi ha causato la morte di sei persone nei dintorni di Solden. Le vittime sono scialpinisti della repubblica Ceca. La valanga si e’ staccata sabato dal massiccio di Schalfkogel, ma solo domenica e’ stato possibile recuperare i corpi, a causa delle cattive condizioni meteorologiche. Un settimo membro della comitiva non ha potuto partecipare alla gita e attendeva il ritorno dei suoi amici nel rifugio Hochwilderhaus.
  • Nuova valanga in Alto Adige – Nuova valanga e ancora una volta soccorsi mobilitati nonostante l’appello a non avventurarsi in zone pericolose. Dopo la Marmolada, questa volta è toccato ad un gruppo di 11 scialpinisti  travolto da una massa nevosa in Vallelunga, in Alto Adige. E’ in gravi condizioni una donna che e’ stata ricoverata all’ospedale di Trento con sintomi di ipotermia. Altri due compagni sono rimasti feriti in modo lieve. La valanga si e’ abbattuta verso le ore 10 a quota 3.000 metri sulla cima Tiergarten.
  • Un morto in Alto Adige  – La valanga si è staccata verso le 12 a quota tremila, nella zona del Meranese, in Val di Mazia, travolgendo l’escursionista, un uomo del posto. Si sono purtroppo rivelati inutili i soccorsi immediatamente giunti sul posto con un elicottero partito da Bolzano. 
  • Muore con lo snowboard – Una sciatrice di Bergamo è morta in una disgrazia avvenuta sulla Marmolada. La giovane donna, di 26 anni, mentre stava sciando con lo snow board fuori dalle piste battute, ha perso il controllo della sua tavola andando a finire in un crepaccio. Il suo corpo privo di vita è stato recuperato dagli uomini del soccorso alpino, già in zona per i soccorsi per la grande slavina caduta poco distante.
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