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Marmolada, dopo la valanga che ha distrutto il rifugio Pian dei Fiacconi, scatta la solidarietà: ecco come aiutare

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Aperto un conto corrente il cui beneficiario è Guido Trevisan (Coordinate bancarie: Iban IT64 I058 5635 2200 7757 1457 626 – Bic BPAAIT2B077). Nei prossimi giorni, raccolta fondi anche su Facebook. Si punta in poco tempo a mettere insieme una somma simbolica ma significativa, disponibile almeno in parte già per le feste. La notizia della valanga ha scosso tutti in Val di Fassa, in particolare a Canazei, come sottolinea il primo cittadino Giovanni Bernard

NordEst – Intervistato dal Tg regionale Rai il gestore, Guido Trevisan, ha spiegato che la valanga si è staccata nell’area di Punta Penìa e purtroppo ha colpito in pieno il rifugio: «Una metà dell’edificio è distrutta, l’altra metà è da demolire». Lo storico rifugio, situato sulla parete nord della Marmolada a 2626 metri di quota, è stato letteralmente distrutto. Una gigantesca valanga l’ha travolto la sera di lunedì 14 dicembre. Il distacco nevoso è avvenuto fra punta Rocca e punta Penia, con un fronte esteso 600 metri.

Il rifugio, che in queste settimane era chiuso e che si trova a 2.626 metri di quota a monte dell’impianto di risalita, è stato centrato in pieno ed è per buona parte sepolto dalla neve. Il distacco, che presenta un fronte molto ampio, di quasi 600 metri, si è verificato nella giornata di lunedì ed è stato notato dall’equipe di un elicottero in sorvolo che, sempre nel tardo pomeriggio, ha poi lanciato l’allarme.

Il Soccorso alpino dell’alta val di Fassa ha inviato immediatamente una squadra per verificare che non vi fossero auto nel parcheggio a valle e dunque scongiurare l’eventuale presenza di escursionisti. Constatato che non vi erano auto e che alle forze dell’ordine non risultava nessuna segnalazione di scomparsa, la squadra ha fatto rientro ed è poi ripartita all’alba di stamane per verificare sul posto la situazione, confermando che sembrerebbero non esserci persone coinvolte.

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