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Nuovo maxi sequestro di carne in Alto Adige

Sigilli a 12 tonnellate di carré e semilavorati

Bolzano – Nuovo maxi sequestro di carne in Alto Adige dei carabinieri del Reparto tutela agroalimentare (Rac) di Parma, in collaborazione con l’arma territoriale e personale Asl di Merano, dopo quello effettuato pochi giorni fa.

I militari hanno posto i sigilli a 5.040 confezioni di carré di maiale, pari a 540 kg, e 182.323 etichette con riferimenti al tricolore, in realtà prodotte in Austria e destinate al mercato estero, in quanto idonee a trarre in inganno il consumatore sull’origine del prodotto; a 4.057,4 kg di prodotti carnei semilavorati, destinati alla produzione di wurstel, per mancanza di tracciabilità; a 60.000 confezioni di “Pancetta e Karrè stagionati”, 8.637 kg, e 1.540.150 etichette, per indebita evocazione dell’indicazione geografica protetta “Sudtiroler Speck Alto Adige Igp”.

Ammontano a 170.000 euro, il valore complessivo della merce requisita, ed a 29.500 euro, il totale delle sanzioni irrogate, anche per violazioni al disciplinare di produzione ad al piano di autocontrollo prescritto per il marchio “Sudtiroler Speck Alto Adige Igp.” I legali rappresentanti delle società sono stati denunciati per concorso in vendita di prodotti industriali con segni mendaci.

Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha presentato oggi al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti una nuova ipotesi progettuale relativa all’autostrada Valdastico nord. La nuova ipotesi di tracciato anticipata da Fugatti mantiene il primo lotto che si sviluppa nella regione Veneto, già condiviso dalle amministrazioni, e per la parte trentina ipotizza l’innesto sulla A22 all’altezza di Rovereto sud. Anche alla luce della recente sentenza del Consiglio di Stato – sottolinea una nota del Mit – qualunque ulteriore valutazione del ministero non può prescindere da una ipotesi di tracciato complessiva. L’impegno delle Regioni è stato quindi quello di formalizzare l’ipotesi complessiva del tracciato sia per il lato veneto che per quello trentino, entro il prossimo 10 aprile, in modo che il ministero possa procedere con le sue valutazioni sia sul merito della nuova ipotesi sia in relazione all’adempimento degli impegni contrattuali dell’attuale concessionario.

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