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Minaccia la moglie anche davanti ai carabinieri, arrestato

L’uomo si è presentato ai militari quasi completamente nudo

Trento – Una donna dominicana, residente a Gardolo e coniugata con un 40enne trentino, sabato sera ha chiamato i carabinieri raccontando di essere stata malmenata dal marito, rientrato a casa ubriaco. L’uomo si è presentato ai militari arrivati sul posto quasi completamente nudo e quasi del tutto indifferente alla situazione – riferiscono i carabinieri – e li ha fatti entrare nell’appartamento in totale disordine, mal celando però un senso di rancore nei confronti della moglie, verso la quale ha continuato a indirizzare, davanti ai militari, minacce di percosse e di morte.

I carabinieri hanno cercato di tranquillizzare l’uomo e di soccorrere la donna, ancora in lacrime, che ha rifiutato la proposta di allertare il personale sanitario. Così l’uomo è stato condotto in caserma e arrestato per maltrattamenti in famiglia e detenzione abusiva di arma, dal momento che aveva in casa una vecchia pistola non dichiarata.

In breve

Lungo intervento sul monte Cevedale per soccorrere un alpinista feritosi con il rampone. Si è concluso domenica intorno alle 18 un lungo intervento per soccorrere un alpinista del 1988 di Isera che, cadendo, si è ferito con il rampone a un arto inferiore, 100 metri sotto la cima del Monte Cevedale, a una quota di circa 3.600 m.s.l.m.. È stato il compagno di escursione a chiamare i soccorsi. Il tecnico di centrale operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero. A causa del meteo in peggioramento, l’elicottero non è riuscito a salire in quota per effettuare il recupero ed è volato a Cogolo per imbarcare quattro operatori della Stazione di Peio. I soccorritori sono stati elitrasportati fino al limitare delle nebbie, al rifugio Larcher (2.600 m.s.l.m.), ed hanno raggiunto a piedi l’infortunato che, nel frattempo, aveva cominciato la discesa. In una successiva rotazione, il tentativo di portare in quota una seconda squadra è fallito per il peggioramento repentino della visibilità. La squadra di soccorritori giunta sul posto ha provveduto ad accompagnare l’infortunato fino al rifugio Larcher e a prestargli le prime cure mediche. Poiché le condizioni meteo non erano ancora ottimali e il recupero con l’elicottero sarebbe stato impossibile, i soccorritori hanno proseguito a piedi, insieme all’infortunato, fino a Malga Mare, dove gli alpinisti avevano la macchina. L’infortunato si è recato all’ospedale in autonomia.

Attorno alle 14.30 di domenica la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino di Auronzo di Cadore per un’escursionista tedesca di 56 anni che aveva riportato un sospetto trauma alla caviglia sotto le Tre Cime di Lavaredo. Una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza ha quindi raggiunto la donna al Rifugio Lavaredo e l’ha accompagnata al Rifugio Auronzo, da dove si è allontanata autonomamente.


Brutta avventura a lieto fine per due ragazzi tedeschi che ieri si sono persi durante una gita con i genitori nella zona di Resia. I ragazzi di 11 e 14 anni, dopo aver raggiunto il cippo dei tre confini, dove si incontrano Italia, Austria e Svizzera, hanno sbagliato sentiero. Quando i genitori se ne sono accorti hanno lanciato l’allarme e si è messa in movimento la macchina dei soccorritori. Verso le ore 19 un contadino ha trovato i ragazzi illesi che sono stati accompagnati a valle dai genitori. 

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