Visita lampo della Cancelliera a selezione in ritiro Alto Adige
Bolzano – Visita lampo della Cancelliera tedesca, Angela Merkel, in Alto Adige per incontrare la nazionale tedesca, in ritiro prima dei Mondiali al Castel Weinegg a Cornaiano di Appiano, vicino Bolzano. Ad accoglierla c’erano lo juventino Sami Khedira, il team manager Oliver Bierhoff e il presidente della Federazione tedesca Reinhard Grindel.
La Merkel, appassionata di calcio e grande tifosa del ‘National Mannschaft’, è atterrata poco prima delle 18 a Bolzano dove a salutarla è arrivato il presidente della giunta altoatesina, Arno Kompatscher. Scortata dalle forze dell’ordine si è poi trasferita, poco dopo le 18.30, all’albergo 5 stelle per dare il saluto alla sua nazionale. Prima della cena la Cancelliera ha voluto brevemente uscire dall’albergo, superando le transenne, per salutare i tanti turisti e tifosi tedeschi che la stavano aspettando da ore sotto il sole.
Il saluto del governatore altoatesino
“Benvenuta nella piccola Europa in Europa”. Con queste parole il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha accolto all’aeroporto militare di Bolzano la Cancelliera tedesca Angela Merkel, giunta in Alto Adige per fare visita alla nazionale di calcio della Germania che sta svolgendo ad Appiano il ritiro di preparazione in vista dei Mondiali di Russia 2018.
Salutando la Merkel, che da anni trascorre le sue vacanze estive in Alto Adige, il Landeshauptmann ha ribadito di essere “orgoglioso di poter ospitare per la quarta volta, la terza consecutiva, la nazionale tedesca, uno dei simboli maggiormente riconosciuti della Germania a livello mondiale. Si tratta di una grande opportunità per il nostro territorio”.
Facendo riferimento alla situazione politica internazionale, invece, Arno Kompatscher ha ribadito alla Cancelliera “la centralità del ruolo dell’Europa in un contesto globale caratterizzato da forti tendenze all’instabilità e da spinte estremistiche. La UE, e i paesi membri, devono essere in grado di allacciare legami sempre più forti con gli enti locali, in modo tale che l’Europa non venga più vista dai cittadini come una minaccia, ma come un’opportunità di crescita e di benessere per tutti”.