Weekend tragico –
Un alpinista è precipitato per oltre 400 metri mentre scalava da solo la vetta del Brenta lungo la parete nord. È morto dopo una caduta di 400 metri, sulla Vedretta Nord, che conduce a Cima Brenta, sull’omonimo Gruppo di Brenta, Ugo Tisi, 53enne di Giustino.L’incidente è avvenuto intorno alle 12.30 in quota, dove ci sono ancora neve e ghiaccio e a dare l’allarme sono stati due escursionisti, che hanno sentito le grida dell’uomo, mentre percorrevano un sentiero vicino. L’alpinista stava salendo solo ed era giunto a circa tre quarti dell’itinerario, nella parte dove la pendenza é più accentuata. Sembra sia prima scivolato verso valle per circa 250 metri, sbattendo contro alcune rocce, poi per altri 150 metri.
I soccorsi del 118 sono arrivati in quota con l’elisoccorso provinciale, con a bordo l’equipe medica, un tecnico e gli uomini del Soccorso alpino della zona Adamello Brenta. Hanno trovato Ugo Tisi, ormai privo di vita, in un buco tra le rocce e la neve. Il suo corpo è stato trasportato alla camera mortuaria del cimitero di Madonna di Campiglio.
Tragedia nel Bellunese – Una escursionista inglese sessantenne è morta precipitando in un canale innevato della ferrata delle Trincee, nel comune di Livinallongo del Col di Lana. La donna, che stava percorrendo la via attrezzata con una comitiva, è scivolata per quasi 200 metri.
Incidente sulle Carniche – Un altro alpinista è morto nel fine settimana sul Peralba, sulle Alpi Carniche, sempre in provincia di Belluno. L’alpinista precipitato per 60 metri aveva 35 anni; scalava la via Simon-Bea alla Torre dei Fiori insieme a due compagni.