Dando voce al territorio, come questo istituto di credito è solito fare da molto tempo, Banca Sella Nord Est Bovio Calderari ci permetterà di far conoscere il nostro giornale anche nelle sue succursali del Triveneto.
Il nostro viaggio nelle filiali del Nordest, inizia dalla sede centrale di Trento.
Nella centralissima via Oss Mazzurana, in un palazzo storico per la città, incontriamo l'Amministratore delegato della banca, il dr. Franco Benincasa.
Grande esperienza professionale, personaggio molto noto nel Triveneto, ci spiega quanto sia importante investire oggi sul territorio, per superare anche questo momento non facile per l'economia.
«La mia crescita e il mio passato nel Nordest – precisa Benincasa -, parte da Udine, passando per Trieste, Vicenza, Verona, con una grande conoscenza del territorio Trevigiano. Mi sono preso questo impegno che spero di portare avanti con forza e risultati».
Guarda l'intervista Video realizzata all'Amministratore della Banca
Cerchiamo di conoscere meglio il vostro Istituto di credito, fortemente
legato al Trentino, radicatoin Veneto e con un legame al Nordest. Che banca siete?
«La banca Bovio Calderari nasce da due banche locali che davano un servizio notevole al territorio. Banca Bovio nel Bellunese, mentre
la Calderari operava in Trentino. Queste due banche si fondono e dovevano trovare una possibilità di espansione ulteriore. L'espansione è avvenuta grazie a banca Sella di Biella che ci ha dato un grosso aiuto con il conferimento di alcune filiali del Cadore, del Veronese e alcune a Treviso. Oggi le nostre filiali sono 41 (in continua espansione) e la banca si prefigge di essere sul territorio e di aiutare l'economia locale».
Che situazione prevede oggi per l'economia locale, in un momento difficile per tutti i settori. Quale sarà la vostra sfida nel Triveneto?
«Sono sempre fiducioso sul popolo del Nordest che ha dato dimostrazione
di volontà e grande attenzione al lavoro. Se pensiamo a quello che hanno fatto in passato i nostri emigranti nel mondo, riusciamo a capire le capacità e le intelligenze di questo territorio. Sarà molto dura, però ho fiducia sul fatto che il mondo resta sempre metà da comprare e metà da vendere».
In molte occasioni lei ha lanciato sfide importanti anche nel Trevigiano con Cassamarca e con altre sue esperienze di alto livello. Che mondo è oggi quello del credito?
«E' un mondo molto più difficile rispetto al passato, quando l'economia tirava, tutto andava bene anche per le banche che non avevano certamente i problemi di oggi. L'uomo sa adattarsi e rendersi utile in situazioni difficili e certamente saprà superare anche questo momento».
Quale sarà dunque, la scommessa da vincere per il Nordest, se ancora esiste quella locomotiva d'Italia?
«Il Nordest credo avrà sempre quel ruolo. Io però, penso che nel nostro territorio ci vorrà molta più attenzione alla cultura, molta più attenzione alla professionalità nei vari comparti. Si dovrà puntare sullo studio e la ricerca, perchè con la ricerca potremo combattere la concorrenza, anche di altri Paesi. In continua avanzata».
Con Banca Sella Nord Est Bovio Calderari, conosceremo un Triveneto che cambia giorno dopo giorno e lo racconteremo con piccole e grandi storie. Quali sono secondo lei i punti comuni tra Trentino, Veneto e Friuli?
«Quando penso al Nordest, penso al Trentino, al Veneto e al Friuli. Credo fortemente che questo sia il vero cuore dell'Europa. Se ci sarà un dialogo spedito e attento tra queste regioni, proprio qui potrebbe nascere qualche rilancio importante per tutta l'economia».
Progetti futuri?
«La nostra banca si sta espandendo nel Veneto, perchè non abbiamo
ancora una rete di sportelli così forte. Abbiamo sei sportelli nel Veronese, due in provincia di Vicenza, quattro sportelli in provincia di Treviso e puntiamo ad allargarci ancora perchè lo spazio c'è».
Una scommessa che guarda anche al nazionale?
«Noi puntiamo a rimanere banca del Nordest, è questo che ci interessa davvero. Il gruppo ha delle altre realtà in giro per l'Italia ma noi vogliamo diventare la banca di riferimento del Nordest. Per noi è fondamentale accorciare la distanza tra cliente e direzione generale. Vogliamo essere presenti nella vita e nei problemi quotidiani che ha il nostro territorio. Vogliamo essere la banca della clientela con il consiglio giusto al momento giusto e che si impone di essere sempre più vicina alla gente».
Quindi una sfida che punta al territorio?
«Soprattutto in questo momento, bisogna puntare su un discorso attento di assieme, aperto alle realtà che ci circondano».