X

Nel 2018 raccolte 105mila tonnellate di rifiuti elettronici

Pari a 292 Airbus. Il 62% sono grandi elettrodomestici

NordEst – Sono 105.516, poco più del 2017, le tonnellate di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Raee) provenienti dai nuclei domestici che ha gestito nell’anno appena passato da Ecodom, il principale Consorzio italiano di gestione di questi rifiuti. “Numeri importanti per l’Italia – fa notare il Consorzio – pari al peso di 232 Freccia Rossa 1000 da 8 carrozze, oppure di 292 Airbus A380”.

Prevalgono lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, forni, cappe, stufe elettriche, boiler, microonde che rappresentano il 62% del totale; mentre il 35% è costituito da frigoriferi, congelatori, grandi elettrodomestici per la refrigerazione, la conservazione e il deposito di alimenti. Il restante 3% comprende monitor, tv e apparecchiature illuminanti. 

“Il corretto trattamento dei Raee attuato dal Consorzio ha consentito di recuperare quasi il 90% di materie prime seconde, sia perché su un totale di circa 45.000 ritiri dai Centri di Raccolta effettuati nel 2018 nel 99,8% dei casi abbiamo rispettato i tempi concordati tra il Centro di Coordinamento Raee e Anci”, spiega Giorgio Arienti, direttore generale di Ecodom.

Dalle oltre 105mila tonnellate di Raee, Ecodom ha ricavato 62.758 tonnellate di ferro “pari a 179 volte il peso della copertura della Galleria Vittorio Emanuele di Milano oppure 8 volte quello della Torre Eiffel, 1.951 tonnellate di alluminio, pari a 2,3 milioni di caffettiere, 2.098 tonnellate di rame, pari a 23 volte il peso del rivestimento della Statua della Libertà, e 10.882 tonnellate di plastica, pari a 30,2 milioni di cestini da ufficio”.

Secondo la tabella di Ecodom sulle quantità di Raee raccolte in ciascuna regione italiana, sul podio ci sono due regioni del Nord (Lombardia ed Emilia Romagna) seguite dalla Toscana. Fanalino di coda la Basilicata.  Il corretto trattamento di questa tipologia di rifiuti ha permesso di risparmiare 111.441.572 kWh di energia elettrica, pari ai consumi elettrici domestici annui di una città come Novara e di evitare l’immissione in atmosfera di 785.091 tonnellate di anidride carbonica, come la quantità di CO2 che verrebbe assorbita in un anno da un bosco di 785 kmq (esteso quanto la provincia di Lodi). “L’Europa però impone al nostro Paese traguardi sempre più sfidanti – conclude Arienti -: nel 2019 il target di raccolta sarà pari al 65% dell’immesso sul mercato. E’ indispensabile che lo Stato italiano intervenga per intercettare i flussi di Raee gestiti al di fuori del controllo dei Sistemi Collettivi e che introduca sanzioni amministrative e penali commisurate all’entità dei profitti illeciti e dei danni ambientali e sociali provocati”.

Redazione:
Related Post