La crisi ha cambiato profondamente le aspirazioni dei giovani
NordEst – Nell’Italia del futuro ci saranno più di due cuochi per ogni operaio, con la crisi che ha cambiato profondamente le aspirazioni dei giovani ed ha provocato il crollo delle iscrizioni agli istituti professionali con indirizzo industriale, scese al minimo storico rispetto al boom delle scuole di enogastronomia e turismo.
E’ quanto è emerso da una analisi di Coldiretti Giovani Impresa sulle iscrizioni alle prime classi scuola secondaria di secondo grado, statali e paritarie, nell’anno scolastico 2014/2015, nel Dossier “Nella green economy c’è lavoro per i giovani” presentato in occasione della consegna degli Oscar Green”, i premi per l’innovazione con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Quest’anno si sono iscritti al primo anno degli istituti professionali per le produzioni industriali, la manutenzione e l’assistenza tecnica appena 20435 giovani, con un calo record del 58 per cento rispetto all’anno scolastico 2007/2008, mentre hanno optato per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera in ben 48867, con un aumento del 18 per cento rispetto all’anno scolastico 2007/2008 che ha sancito l’inizio della crisi in Italia. Le aspirazioni dei giovani italiani sono state profondamente ridisegnate e si è verificato un sorpasso storico con l’alberghiero che conquista il secondo posto nelle scelte dei neoiscritti dopo il liceo.
“E’ la dimostrazione che i giovani prima e meglio di altri hanno capito che l’Italia per crescere deve puntare su quegli asset di distintività nazionale che garantiscono un valore aggiunto nella competizione globale come il territorio, il turismo, la cultura, l’arte, il cibo e la cucina” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. A crollare – continua la Coldiretti – sono stati anche gli iscritti alle prime classi degli istituti tecnici di amministrazione, finanza e marketing con appena 45531 studenti che vogliono diventare ragioniere, la figura professionale più ambita dalle generazioni precedenti.
Esce dunque completamente rivoluzionata la classifica “top five” delle scuole piu’ gettonate dai giovani. Nell’anno scolastico 2014/2015 si sono iscritti al primo anno delle scuole secondarie superiori 530.911 studenti e di questi oltre 266.360 hanno scelto un indirizzo liceale mentre per gli istituti tecnici e professionali della scuola secondaria di secondo grado, statali e paritarie hanno optato in 264.541, tra cui quasi uno su quattro (il 24 per cento) ha scelto l’agricoltura, l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera.
“Come giovani riteniamo che immaginare la scuola del futuro come avamposto per lo sviluppo del made in Italy, come è stato fatto nel piano educativo “la buona scuola” sottoposto a consultazione pubblica dal Ministro Giannini, testimonia un’importante visione strategica, che coniuga la formazione delle nuove generazioni con un modello di sviluppo che è quello che Coldiretti sta sostenendo e portando avanti da diversi anni, basato su quanto di più bello, duraturo e sostenibile l’Italia è in grado da sempre di fare” ha concluso Maria Letizia Gardoni delegata di Giovani Impresa della Coldiretti.