“Ci sono tutte le condizioni, anche politiche per giocare questa partita e vincerla”, ha detto Zorzato che ha aggiunto: “non va però vista come l’unica occasione per questo territorio e come tutte le partite può essere vinta o persa, ma l’importante è giocarla al meglio perché è senz’altro un’occasione ideale, perfetta per noi. Per sostenere questa candidatura, adesso sta a noi costruire un progetto condiviso tra tutti i soggetti pubblici e privati, senza gelosie. Non basta contare solo sul nostro patrimonio culturale, per quanto straordinario, bisogna pensare al Veneto del futuro usando anche questo progetto in modo vincente”.
Come esempio delle condizioni favorevoli che ci sono, Zorzato ha ricordato che la giunta regionale in questa legislatura per la prima volta ha posto in capo ad una stessa segreteria cultura e turismo, mentre le politiche per il territorio hanno sostituito, come visione d’insieme, l’urbanistica. “Mi pare quindi – ha detto – che la cornice per la candidatura ci sia e servano ora i contenuti”. “Che ci sia una scadenza per la candidatura 2019 – ha tenuto a precisare Zorzato – non deve essere un limite.
E’ buona politica lavorare guardando oltre le scadenze e mi auguro che possiamo fare in modo condiviso un ottimo progetto per il futuro del nostro territorio, guardando al rapporto con l’Europa”. Sollecitato infine sul tema delle infrastrutture, Zorzato ha risposto dicendo: “il Veneto ha fatto passi da gigante. Nessuno in Italia può competere con noi per quanto è stato realizzato negli ultimi 15 anni. Abbiamo ancora alcune megaopere da completare e dobbiamo continuare. Per l’alta velocità ferroviaria non è solo un problema di risorse; bisogna individuare le soluzioni definitive per il tracciato, scegliere e progettare. Se il progetto è buono, verranno anche i finanziamenti”.