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Duplice omicidio a Cison di Val Valmarino, Ris a caccia di indizi dentro e fuori il casale

I due coniugi erano stati ritrovati senza vita nel giardino di casa. Entrambi i corpi presentavano lesioni da arma da taglio

NordEst –  I Carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche stanno operando da questa mattina negli spazi esterni e all’interno dell’abitazione della coppia di coniugi uccisi due giorni fa a Cison di Valmarino.

Gli esperti hanno analizzato prima il giardino in cui i due, Loris Nicolasi e Anna Maria Niola, erano stati trovati già privi di vita dalla figlia, per poi procedere alla ricerca di elementi utili all’indagine nelle stanze della villetta.

Acquista maggior peso l’ipotesi che la famiglia – o almeno uno dei membri – potesse conoscere l’aggressore e che quest’ultimo possa avere un movente economico. L’omicidio, secondo gli investigatori, sembrerebbe sempre di più legato a rapporti fra persone appartenenti a vario titolo alla cerchia delle conoscenze più strette della coppia.

Il ritrovamento dei corpi

La figlia, impiegata, era uscita al mattino per recarsi al lavoro, dopo aver salutato i genitori. Nel primo pomeriggio, verso le 14.30, ha fatto ritorno a casa. È entrata, ma i suoi non c’erano; le stanze apparivano tutte in disordine, come rovistate da qualcuno che voleva fare in fretta, forse alla caccia di denaro o oggetti preziosi.

La donna è uscita sul retro per cercare i familiari. Ha scoperto prima il padre, in fondo al prato, pieno di lesioni su tutto il corpo. La madre l’ha trovata più tardi, morta anch’essa.

Il servizio di Antenna3 e il dolore del paese

L’ipotesi del duplice omicidio

E’ stata confermata dagli investigatori. I corpi di entrambi, in particolare quello della donna, presentavano numerose ferite inferte con un corpo contundente e con un’arma da taglio, probabilmente un pugnale, che non è stato ritrovato.

L’abitazione non presenta segni di effrazione

Da un primo sopralluogo, non mancherebbero oggetti di valore o somme di denaro. Elementi che apparentemente farebbero escludere l’ipotesi di una aggressione a scopo di rapina. I carabinieri di Treviso e Vittorio Veneto, impegnati nelle indagini, non hanno però dubbi: l’ipotesi di un omicidio suicidio è stata esclusa, proprio per il gran numero di ferite e la loro tipologia. Sul posto, con il medico legale, è giunto anche il Pm della Procura di Treviso.

Redazione:
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