La ventenne Judith Romanello ha raccontato la stessa vicenda al sindaco Luigi Brugnaro, seduta accanto a lui sul parterre del palasport Taliercio per assistere alla prima di campionato della Reyer
NordEst – Era stato proprio il sindaco di Venezia, a contattarla invitandola per un incontro e per scusarsi a nome della città anche se a causa del comportamento di una mela marcia. Domenica pomeriggio è arrivata al Taliercio accompagnata da un amico veneziano.
La denuncia su Facebook
La giovane è stata adottata ad Haiti e vive a Spinea. Quel giorno era andata a un colloquio di lavoro per fare la cameriera, ma non le hanno neanche chiesto il curriculum. Una volta giunta a destinazione, Judith Romanello, la giovane veneziana di Spinea, originaria dei Caraibi, appassionata di pallacanestro, si è vista rifiutare – racconta – il posto per il colore della pelle. Tornata a casa, la ragazza, ha deciso di rendere pubblico sul suo profilo facebook un video dove spiega cosa sarebbe successo.
“Salve a tutti – spiega con un inconfondibile accento veneto -, non voglio assolutamente parlare di politica però raccontare cosa mi è successo due giorni fa a Venezia”. Chiama per una offerta di lavoro di un locale, si mette d’accordo con il proprietario e va all’appuntamento. “Quando arrivo – spiega l’aspirante cameriera – mi guarda e fa: “Ah no, scusami non è cattiveria però io non voglio persone di colore nel mio ristorante”.
“Io questo episodio l’ho voluto raccontare – continua la giovane – non per fare la vittima o per mettermi al centro dell’attenzione. Chi deve vergognarsi qua non sono io ma il datore di lavoro. Io sono arrivata lì con il sorriso, la voglia di presentarmi, di mostrargli il cv. Poteva almeno inventarsi una scusa, far finta, ma non dirmi ‘no, per il colore della pelle’ come ha fatto”.