«Un grande plauso ai vigili del fuoco volontari che hanno sostenuto materialmente e moralmente le famiglie colpite dal nubifragio in Comelico. Per questi eventi chiederemo lo stato di calamità». Il presidente della Provincia, Sergio Reolon,
sabato mattina ha visitato l'abitato di Costalissoio.
Nella frazione di Santo Stefano di Cadore giovedì si è abbattuto un forte nubifragio. La tromba d'aria per fortuna non ha causato vittime né feriti, ma ha fatto registrare numerosi danni. Sono una decine le case e i fienili scoperchiati.
«Sono molto colpito da questo evento sconvolgente», racconta Reolon. «Con il sindaco di Santo Stefano e con il tecnico comunale ho incontrato cittadini affranti e spaventati. In pochi secondi hanno visto spazzar via le case e le proprietà costruite con una vita di lavoro».
La calamità naturale ha però almeno un risvolto positivo: «Tutte le persone con cui ho parlato», prosegue il presidente della Provincia, «hanno tenuto a sottolineare la prontezza dei vigili del fuoco volontari. Hanno reagito in tempi brevissimi alle chiamate e sono riusciti a riportare la situazione a un primo livello di normalità. Io
desidero personalmente ringraziare i vigili del fuoco volontari perché sono stati capaci di offrire interventi morali, oltre che materiali.
Hanno fatto sentire che le istituzioni sono vicine ai cittadini nel
momento del bisogno». Non è un caso allora se gli abitanti colpiti dalla tromba d'aria hanno chiesto al presidente della Provincia di continuare a sostenere i
vigili del fuoco volontari e di mantenere questo importante presidio
per la montagna.
Ora però è tempo di fare il conto dei danni: «Con il sindaco», conclude Reolon, «siamo d'accordo di fare la stima dei danni e poi ovviamente sosterremo insieme la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale perché i cittadini possano avere un contributo sulle spese che devono sostenere per ripristinare le loro case».