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Nuova ciclopedonale Siror San Martino di Castrozza: Pescatori soddisfatti ma non del tutto, ecco le richieste per il 2025

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L’Associazione Pescatori Primiero, con la realizzazione della ciclopedonale San Martino-Fondovalle Primiero, vede realizzare un altro sogno dopo quello del nuovo Depuratore di San Martino, la riqualificazione del lago Welsperg e la costruzione del ponte tibetano sulla Val Noana. Tutti progetti fortemente sollecitati in questi anni dai pescatori primierotti, guidati dall’attivo presidente Mario Scalet

Il ponte tibetano e il tracciato della ciclopedonale che collega Siror a San Martino di Castrozza

 

Primiero San Martino di Castrozza (Trento) – E’ proprio il presidente dell’Associazione Pescatori di Primiero a riepilogare le tappe fondamentali di questo progetto.

“Il tutto – spiega Mario Scalet – inizia nel luglio 2013 con l’invio di una lettera agli ex Comuni di Siror e Fiera di Primiero, in quanto interessati. Nel luglio 2014, il Comune di Fiera di Primiero ci risponde dando una valutazione positiva. Siamo ancora in attesa di una risposta da parte dell’ex Comune di Siror.

Passano alcuni anni e nell’agosto del 2016, il Presidente dei pescatori, invita il neo assessore del Comune di Primiero San Martino di Castrozza, Giacobbe Zortea, per un sopralluogo del tracciato individuato in sinistra torrente Cismon. Si trattava di ripristinare la strada che storicamente collegava il fondovalle con San Martino.

La mulattiera risultava impraticabile principalmente nell’attraversamento della Valle della Vecchia. A seguito del sopralluogo, l’assessore esprimeva subito parere favorevole e si impegnava alla realizzazione dell’opera.

Oggi – prosegue Scalet – possiamo salutare il completamento del collegamento ciclopedonale fra San Martino ed il fondovalle. Dobbiamo complimentarci con l’Amministrazione Comunale per la sua realizzazione. Trattasi di un intervento che aggiunge una ulteriore offerta alla Valle di Primiero, la più bella valle del Trentino. Attraversa ambienti naturali vari e meravigliosi.

I giovani progettisti sono stati molto bravi – evidenzia Scalet – nella cura del suo inserimento paesaggistico, per la scelta dei manufatti e per i materiali utilizzati. Però, non possiamo esimerci, da una “tiratina di orecchie” per le scelte tecnico-funzionali, in particolare nella zona della Valle della Vecchia.

L’accesso (nella foto), con una serie di tornanti al ponte tibetano, in sinistra orografica, è troppo ripido (c’era tutta la possibilità di allungare il tracciato), il piano di calpestio del ponte è in assi di larice (il legno è un materiale poco durevole e scivoloso alla percorrenza), il tratto in destra orografica presenta pendenze eccessive ed estremamente pericoloso in discesa in caso di aghi e fondo bagnato (c’era la possibilità dell’inserimento di altri tornanti).

Ancora un grazie all’Amministrazione – concludono i pescatori primierotti -, nella speranza che nel prossimo quinquennio vengano avviate e, possibilmente realizzate, le 13 proposte dei pescatori primierotti (Programma ambientale 2020-2025), ricordando che se puoi sognarlo, puoi realizzarlo”.

Le richieste dei Pescatori di Primiero

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