Al centro dell’attenzione l’impugnazione del provvedimento in cui si bocciava il progetto Guerrato. Fugatti conferma: “Avanti con il percorso intrapreso”
Trento – Il procedimento riguarda l’impugnazione da parte di Guerrato, l’azienda vincitrice del bando, della determina di non approvazione del suo progetto, redatta sulla base dell’esito della conferenza dei servizi. Il Tar di Trento aveva rigettato, per questioni formali di notifiche dell’impugnazione, il ricorso dell’impresa veneta che, però, aveva presentato appello al Consiglio di Stato. Consiglio di Stato che ha dato ragione a Guerrato, sempre sulle questioni tecniche riguardanti le notifiche alle parti in causa, e, pur riconoscendo corretta l’impostazione della difesa della Provincia, ha rinviato la palla al Tar di Trento.
Piazza Dante intende proseguire
Nella vicenda giudiziaria sull’affidamento della gara del Not – che lo scorso anno si è chiusa con l’avvio della nuova fase relativa al Polo ospedaliero e universitario del Trentino – il Consiglio di Stato si è pronunciato nella giornata di lunedì, riconoscendo come sostanzialmente corretta la difesa della Provincia autonoma di Trento, riguardo i soggetti da chiamare in giudizio.
Alla luce della complessa normativa relativa alla fattispecie del project financing, il Consiglio di Stato ha ritenuto però che l’errore di mancata notifica da parte di Guerrato nei confronti di Apss debba essere ritenuto scusabile, rimettendo la vertenza al Tar ai fini del rinnovo della notifica a tutti i soggetti interessati. Nel prendere atto della sentenza, il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti evidenzia come ad oggi non sussista alcun motivo per interrompere il nuovo percorso intrapreso.