La misura è rivolta ai cittadini residenti in Trentino che hanno perso il lavoro a partire dal 1 maggio 2015
Trento – I lavoratori trentini che a partire dal 1 maggio 2015 hanno perso il lavoro ed hanno terminato di percepire l’indennità di disoccupazione NASpI senza essere riusciti a trovare una nuova occupazione, se in possesso dei requisiti previsti, possono fare richiesta del nuovo Reddito di Attivazione.
Lo possono fare anche coloro che, avendo perso il lavoro a partire dal 1 maggio 2015, abbiano terminato la NASpI entro il 21 ottobre 2016. In questo caso la domanda va presentata entro 30 giorni da questa data, anche se nel frattempo si è ripresa l’attività lavorativa.
Il nuovo Reddito di Attivazione rappresenta uno dei quattro pilastri del sistema degli ammortizzatori sociali erogati dalla Provincia Autonoma di Trento. Il modello trentino prevede, infatti, il Reddito di Attivazione per i lavoratori disoccupati, il Reddito di continuità per i lavoratori sospesi, il Reddito di qualificazione per i giovani lavoratori che vogliono terminare gli studi o laurearsi ed il Reddito di Garanzia per le famiglie bisognose. L’obiettivo del Nuovo Reddito di Attivazione è quello di prolungare la durata del periodo di percezione delle indennità statali erogate dall’INPS, sostenendo il lavoratore nella fase di passaggio da un’occupazione ad un’altra.
Con l’introduzione dell’indennità di disoccupazione (NASpI) e dell’ASDI (Assegno di Disoccupazione), previsti dal Jobs Act per tutto il territorio nazionale, la Provincia autonoma di Trento ha provveduto a modificare ed ampliare il Reddito di Attivazione già esistente, estendendolo a una nuova categoria di destinatari: i cittadini residenti in Trentino che a partire dal 1 maggio 2015 hanno perso il lavoro ed hanno terminato di percepire l’indennità di disoccupazione NASpI senza essere riusciti a trovare una nuova occupazione, in possesso di un indicatore ISEE fino a 8.000 euro. In questo modo è notevolmente ampliata la platea dei beneficiari dell’ASDI che è concesso solo a fronte di un indicatore ISEE fino a 5.000 euro e solo se il richiedente ha un’età pari o superiore a 55 anni, oppure, in alternativa, figli a carico. Verrà erogato tramite l’Inps e potrà anche essere ad integrazione dell’ASDI.
Diventa così operativo per i lavoratori disoccupati del territorio uno strumento di politica del lavoro che non ha eguali nel resto del Paese. Si tratta di una misura finanziata esclusivamente con risorse provinciali, che consentirà a coloro che hanno perso il lavoro di poter contare su un sostegno economico più lungo e più intenso nella fasi di transizione ad una nuova occupazione. Il lavoratore che, dopo aver beneficiato di tutti gli ammortizzatori previsti dallo Stato, sia ancora disoccupato, non resterà dunque solo, ma potrà usufruire di un ulteriore intervento, aggiuntivo rispetto a quello statale, che lo faciliti nel reinserimento nel mercato del lavoro.
Il nuovo Reddito di attivazione spetta per un periodo massimo di 6 mensilità con un importo pari al 75% dell’ultima indennità di NASpI percepita. Qualora il beneficiario abbia anche i requisiti per l’ASDI, il Reddito di Attivazione è calcolato ad integrazione dello stesso. Sono inoltre previsti incrementi nel caso di figli minorenni a carico.
Per accedere al nuovo Reddito di Attivazione bisogna presentare domanda esclusivamente in via telematica, accedendo al sito dell’INPS (se provvisti delle credenziali di accesso), oppure semplicemente rivolgendosi ad un Patronato, entro il termine massimo di 30 giorni dalla conclusione della NASpI.
Il lavoratore che presenta domanda di nuovo Reddito di attivazione deve però sottoscrivere con il Centro per l’impiego di competenza un progetto personalizzato, concordando delle azioni di ricerca attiva di lavoro.
Il nuovo Reddito di Attivazione ha efficacia retroattiva e quindi possono fare domanda anche coloro che, avendo perso il lavoro a partire dal 1 maggio 2015, abbiano terminato la NASpI entro il 21 ottobre 2016. In questo caso la domanda va presentata entro 30 giorni da tale data, anche se nel frattempo si è ripresa l’attività lavorativa.
Per informazioni:
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