NordEst

Oasi Vajo Galina di Avesa (VR): sfrattato il WWF

Share Button

Zanoni:«La situazione di degrado ambientale deve finire al più presto»

vajogalina

Vajo Galina di Avesa (VR) – L’oasi Vajo Galina si trova in un Sito d’Importanza Comunitaria (SIC): per 15 anni un ornitologo ha proceduto all’inanellamento degli uccelli inviando i dati raccolti prima all’Istituto Nazionale della Fauna Selvatica (INFS), ora all’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), oltre a censire anfibi, rettili, farfalle collaborando con il museo di Storia naturale di Verona.

L’oasi è un vero e proprio tesoro sia da punto di vista della flora con Orchidee, Pulsatilla comune, Timo precoce, Vilucchio bicchierino, sia per la fauna con 103 specie di uccelli censiti, tra cui una coppia stanziale di Corvo Imperiale, diventata simbolo dell’oasi, e mammiferi come Volpi, Tassi, Scoiattoli, Ghiri, Lepri.

Diciotto anni fa, l’oasi di 27 ettari è stata data al WWF in comodato gratuito dagli Istituti Civici di Servizio Sociale (ICISS), proprietari dell’area. La concessione è scaduta da un paio d’anni e da un anno e mezzo da parte degli ICISS sarebbero arrivate al WWF richieste sempre più difficili da sostenere.

A quattro mesi dallo sfratto dei volontari del WWF, il Sentiero Natura che si addentra nell’oasi Vajo Galina di Avesa (VR) è in stato di totale abbandono. A metà dello scorso marzo, infatti, l’associazione ambientalista che da 18 anni si prendeva cura dell’oasi ha dovuto lasciare il sito. L’eurodeputato Andrea Zanoni ha affermato: «È una vergogna la situazione di incuria a cui si deve assistere dopo aver impedito all’associazione ambientalista di continuare le proprie attività nell’oasi. Invito il Comune e la Provincia ad intervenire per trovare quanto prima una soluzione»

Gli Istituti civici di servizio sociale (ICISS), proprietari dell’area, hanno stabilito di non procedere al rinnovo della convenzione scaduta già due anni fa. La Presidente del WWF Verona, Manuela Formenti, è ancora in attesa di essere contattata dall’Assessore per l’Ambiente del Comune di Verona, Enrico Toffali, che a maggio aveva promesso di favorire un incontro tra l’associazione e i vertici degli ICISS.

Il percorso che si addentra nell’oasi era sempre stato pulito dai volontari del WWF. Ora, invece, la staccionata in legno è completamente distrutta, mentre rovi e sterpaglie stanno invadendo il sentiero. Nell’ultimo anno e mezzo si è cercato di ridurre l’area gestita dal WWF a quella destinata alla riproduzione della fauna, senza punti di accesso e con l’obbligo di recintarla a spese dell’associazione con un insostenibile costo di 45 mila euro.

L’eurodeputato Andrea Zanoni membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare e vice Presidente dell’intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli animali al Parlamento europeo ha affermato: «Invito il Comune e la Provincia a trovare quanto prima una soluzione: occorre far in modo che riprendano le preziose attività di cura dell’ambiente e didattiche che venivano svolte fino a pochi mesi fa dal WWF. La tutela dell’ambiente è al centro dell’attività del Parlamento europeo che vuole sempre maggiore tutela per la biodiversità, come ribadito nella relazione Gerbrandy, approvata il 20 aprile 2012 a Strasburgo. L’obiettivo fissato dall’Europa, ovvero la tutela della biodiversità, si raggiunge sicuramente anche attraverso l’informazione e le attività didattiche svolte dai volontari del WWF»

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *