Candidatura congiunta Cortina-Milano per Olimpiadi invernali inviata al Cio
NordEst – Il governo ha firmato la lettera per la candidatura congiunta di Milano e Cortina ad ospitare le Olimpiadi invernali del 2026. Ora la proposta è stata inviata al Cio.
Scommessa innovativa
“Siamo dei precursori e ne siamo orgogliosi”. Così il presidente del comitato olimpico italiano, Giovanni Malagò, in un’intervista esclusiva alla Associated Press nel giorno dell’invio al Cio del dossier della candidatura di Milano-Cortina per le Olimpiadi invernali 2026, sottolinea la forza del progetto italiano.
A suo parere, “è un dossier che siamo convinti possa vincere” nonostante i tanti dubbi, problemi e reticenze che ne hanno accompagnato la gestazione.
Torino potrebbe rientrare in gioco
Malagò non esclude che un domani possa rientrare in gioco anche Torino: “La storia recente ci mostra che sorgono nuove opportunità una volta che ti sono stati assegnati i Giochi”. Il progetto non punta su una sola sede e vanta alti livelli di sostenibilità economica e ambientale.
Questo, peraltro, chiedeva e suggeriva la riforma Agenda 2020 voluta dal presidente del Cio, Thomas Bach, per rendere meno gravose e più appetibili le candidature. “Senza quel pacchetto di riforme non saremmo stati in grado di fare una proposta”, ammette Malagò.
“Il 92% degli impianti è già fatto, andranno sono riammodernati”. Antonio Rossi entra nei dettagli del dossier appena arrivato negli uffici del Cio a Losanna, in merito alla candidatura di Milano-Cortina. Adesso non resta che battere Stoccolma.
I luoghi delle Olimpiadi
128 pagine portate a mano a Losanna per cercare un altro sì, quello del Cio, quando deciderà a fine giugno, a chi assegnare le Olimpiadi Invernali 2026.
Via libera nel dossier a San Siro per la cerimonia d’apertura, con un solo impianto da costruire da zero, il nuovo palazzo dello sport di Milano, zona Rogoredo, nome “Palazzo Italia”, con lo sci alpino maschile a Bormio e il biathlon ad Anterselva e il nordico in Val di Fiemme.
Nulla di nuovo per Cortina, con curling e sci alpino femminile, con la pista del bob e dello slittino da ristrutturare, con il pattinaggio e l’hockey sul ghiaccio dei palazzetti milanesi, unica eccezione per quello di velocità a Baselga di Pinè.
Chiusura all’Arena di Verona, polo centrale per raccogliere gli atleti da tutte le località. Prossimi appuntamenti: visita della commissione di valutazione dal 2 al 6 aprile, secondo file di garanzie il 12 aprile, quindi Gold Coast Australia presentazione alle federazioni invernali dei vari paesi. Ci sono cinque mesi e mezzo per battere Stoccolma e tornare da Losanna con la candidatura vera e propria.
Giorgetti: “Bel segnale”
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport Giancarlo Giorgetti sorride: “Sono soddisfatto per il via libera del governo alla candidatura di Milano e Cortina alle Olimpiadi invernali alle condizioni concordate. Un bel segnale: ora vinca il Migliore!”.
Zaia: “Uno per tutti, tutti per uno”
Il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia: “Ottima notizia, grazie al governo che ci affianca ufficialmente in questa corsa tanto complessa quanto entusiasmante. Ora vale il motto ‘uno per tutti, tutti per uno’. Adesso per Milano-Cortina ci siamo proprio tutti: istituzioni, Coni, mondo dello sport, dell’economia, delle imprese ma, soprattutto la gente comune, che in più e più occasioni ha fatto capire che qui le Olimpiadi le amano e le vogliono tutti. E anche sul piano tecnico abbiamo un’ottima candidatura. Avanti così”.