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Olimpiadi 2026, Presidente CONI Malagò: “Il Trentino è pronto per i Giochi invernali”

Dopo Cortina ed Anterselva i delegati visitano anche Fiemme e Pinè

Trento – Sopralluogo della delegazione Cio agli impianti trentini, accompagnata dal presidente del Coni. Il saluto del presidente della Provincia autonoma di Trento.

La delegazione Cio ha concluso nella serata di ieri la visita agli impianti trentini, candidati ad ospitare le Olimpiadi invernali 2026. Il bilancio è nelle parole del presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ha accompagnato i tecnici del comitato olimpico incaricati di valutare impianti, infrastrutture e servizi della nostra provincia: “Il Trentino è pronto ad ospitare le Olimpiadi invernali 2026. I commissari hanno visitato impianti e infrastrutture all’avanguardia, gestite nel migliore dei modi.
E’ la conferma che la scelta di squadra tra Lombardia, Veneto, Trentino ed Alto Adige ha permesso di presentare una candidatura olimpica sostenibile, a budget ridotto e fondata su impianti di livello internazionale”. I commissari, dopo aver verificato nella mattinata di martedì lo stadio del biathlon di Anterselva in Alto Adige, hanno visitato l’anello del ghiaccio di Baselga di Pinè, il Villaggio atleti di Veronza, lo Stadio del fondo di Tesero, per concludere il tour al Centro del Salto di Predazzo. Lunedì era stata la volta di Cortina.

Il saluto del governatore Fugatti

Ad accoglierli c’erano anche il presidente della Provincia autonoma di Trento e l’assessore provinciale allo sport e turismo: “Lo sport è di casa in Trentino – hanno esordito gli esponenti del governo provinciale – e siamo certi di avere un patrimonio sportivo in grado di competere con le migliori destinazioni mondiali. Abbiamo investito nello sport e continueremo a farlo perché crediamo nei valori dello sport e nelle ricadute economiche e sociali”. Il verdetto sulla nazione che ospiterà l’edizione 2026 delle Olimpiadi invernali è atteso il 24 giugno, quel giorno a Losanna il Cio sceglierà tra le due candidate finali: Milano-Cortina e Stoccolma-Åre.

La delegazione olimpica in Trentino

Era composta da una cinquantina di ispettori e ha visionato nel pomeriggio di martedì, gli impianti sportivi scelti per il pattinaggio (Anello del ghiaccio di Baselga di Pinè), sci nordico (Centro del fondo di Tesero) e salto dal trampolino (Centro del salto di Predazzo). Agli impianti sportivi si è aggiunta anche l’ispezione al Villaggio Veronza, individuato come possibile villaggio olimpico. 

Al di là dell’esito della candidatura italiana ad ospitare le Olimpiadi invernali 206, è stata una giornata di festa per lo sport e per il Trentino che ha incassato l’ennesima conferma circa la qualità degli impianti e la bontà degli importanti investimenti fatti fino ad ora. Come ha ricordato il presidente della Provincia autonoma di Trento nel suo saluto ai delegati Cio  e al presidente del Coni, Giovanni Malagò, “il Trentino è certo di presentare un panorama sportivo in grado di competere con le migliori destinazioni a livello mondiale”.

“Il Trentino ha continuato il presidente – è una delle regioni italiane e, più in generale, dell’arco alpino in grado di garantire attrattività, servizi e strutture già collaudati per le competizioni sportive invernali. Lo sport rappresenta per il Trentino uno stile di vita. Siamo la provincia con la più alta percentuale di pratica sportiva in Italia. Ogni giorno i nostri impianti ospitano, oltre ai campioni dello sport, decine di migliaia di appassionati. Allo stesso tempo lo sport è un parte integrante del nostro sistema economico: lo sport contribuisce per circa il 6,5% del nostro Pil e a questo va aggiunto l’indotto legato ai servizi e alla infrastrutture”. Per questa ragione, il Trentino continuerà ad investire nello sport: “Da sempre privilegiamo l’innovazione con l’obiettivo di assicurare una ricaduta sociale (lo sport è cultura e stile di vita) ma anche economica sulla comunità e sul patrimonio sportivo”.

Sempre nel suo intervento, il presidente ha ricordato come il Trentino sia in Italia tra le Regioni e le Province che maggiormente investono in ricerca ed innovazione: “Questa terra ospita alcuni tra i più avanzati centri di ricerca e le università con i più alti standard europei. E lo sport è parte integrante nella ricerca scientifica e nella formazione dei nostri giovani perché crediamo che lo sport moderno richieda soluzioni all’avanguardia. Scienza e sport realizzano in Trentino un circolo virtuoso e quello che avete visto oggi – ha concluso rivolgendosi agli ispettori Cio – è anche frutto della nostra volontà di miglioramento costantemente”.

Gioco di squadra

L’ultimo riferimento del presidente della Provincia autonoma di Trento è andato alla candidatura italiana per ospitare le Olimpiadi invernali 2026: “Crediamo fortemente nel modello di candidatura estesa sul territorio perché vogliamo che lo sport sia anche sostenibilità e unità di intenti. Milano Cortina 2026 è un grande gioco di squadra tra Trentino, Lombardia, Veneto e Alto Adige. Oggi rappresentiamo l’Italia e siamo qui per dimostrare di essere pronti ed entusiasti per questa nuova sfida, su cui abbiamo investito e continueremo ad investire”.

Sulla volontà di investire ha parlato anche l’assessore provinciale allo sport e al turismo: “Il Trentino presenta impianti all’avanguardia ed oggi ne abbiamo avuto la conferma. La giunta, in ogni caso, continuerà ad investire per garantire l’eccellenza dei nostri impianti, ad incominciare dall’anello del ghiaccio di Pinè e al progetto di copertura dell’impianto. Il Trentino è pronto a raccogliere la sfida per le Olimpiadi invernali 2026”.

In breve

Autonomia differenziata: i presidenti delle Regioni incontrano il ministro per gli Affari regionali. “Abbiamo portato all’attenzione del ministro e degli altri presidenti l’esperienza della nostra ‘specialità’ e riteniamo che le regioni che hanno chiesto maggiori poteri di autogoverno, con il referendum o attraverso altre forme, debbano poter portare a compimento le loro scelte”. Cosi il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, commenta l’incontro, avuto a Roma, con il ministro per gli Affari regionali, Erika Stefani, ed i presidenti delle Regioni sul tema dell’autonomia differenziata. “La nostra Autonomia è a disposizione delle altre regioni – ha sottolineato Fugatti – anche se si fonda su particolari peculiarità storiche e linguistiche, ma siamo convinti che lo sviluppo dell’autonomia negli altri territori possa contribuire a rafforzare ed a far crescere anche il nostro sistema di autogoverno”.

Costa, lupi e orsi non si toccano. Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha inviato alla Conferenza Stato-Regioni il nuovo Piano per la conservazione e gestione del lupo: esso è in linea con quanto ha sempre sostenuto: «Nessun abbattimento controllato», com’era invece previsto dalla bozza del governo Gentiloni, «perché non serve», ha spiegato il ministro, «serve invece una strategia preventiva», che è stata condensata in 55 pagine e 22 azioni che illustrano l’approccio diversificato al problema.

Redazione:
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