Alle 3 del mattino di domenica cambia l’orario: si dorme un’ora in più, ma se ne perde una di luce
NordEst (Adnkronos) – Da aprile 2021 gli Stati europei sono liberi di decidere se mantenere l’alternanza tra ora legale e ora solare oppure scegliere una delle due. Secondo i dati rilasciati da Terna, l’ora legale dal 2004 al 2021 ha permesso di risparmiare 10,5 miliardi di kWh, per un totale di 1,8 miliardi di euro. Nei sette mesi di ora legale del 2021 in Italia il risparmio è stato di 450 milioni di kWh (105 milioni di euro).
Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 ottobre, le lancette tornano indietro di un’ora, a partire dalle 3 del mattino. L’ora legale sarà invece di nuovo in vigore dal 27 marzo 2022.
Nell’estate 2018 il Parlamento europeo ha approvato l’abolizione dell’obbligo, in vigore dal 1996, di passare dall’ora legale a quella solare in tutti gli Stati membri: i Paesi Ue, dall’aprile 2021, hanno quindi potuto decidere se mantenere solo l’ora legale, solo quella solare, oppure se continuare ad alternarle.
La Francia, dopo una consultazione popolare bandita dall’Assemblea Nazionale, si è espressa per mantenere l’ora legale permanente. Il motivo per cui alcuni Stati, come l’Italia, propendono ancora per l’alternanza è di tipo economico: permette di accendere le luci un’ora dopo, con un risparmio energetico e in bolletta non indifferente.