Popolazione in crescita – Il rapporto evidenzia come la stagione 2009 abbia confermato la leggera crescita della piccola popolazione, il cui numero minimo è pari a 25 esemplari, con almeno due cucciolate accertate. Il documento evidenzia anche come la mole di dati ormai raccolti nel corso di quasi un decennio consenta di stimare interessanti parametri della popolazione, quali i tassi di sopravvivenza degli orsi, siano essi cuccioli, giovani od adulti, nonché gli indici di riproduzione. Nel corso dell’anno non si sono accertate perdite e ciò ha consentito di registrare una saldo positivo anche nel 2009.
Continua anche l’assestamento della struttura della popolazione, che vede ormai presenti in misura sostanzialmente uguale gli esemplari giovani e quelli adulti. Lo scorso anno è stato caratterizzato anche dalla presenza dell’orso anche nel Trentino orientale. Oltre alla presenza del giovane maschio M5 proveniente spontaneamente dalle Alpi orientali si è registrata anche qualche sporadica segnalazione relativa ad almeno un animale diverso (anche nel confinante territorio bellunese), originatosi invece dalla popolazione del Trentino occidentale. Il gruppo di Brenta e l’adiacente gruppo della Paganella e del Gazza si confermano comunque, assieme alle Giudicarie, le aree maggiormente frequentate dai plantigradi.
E’ stato inoltre interessante verificare come almeno due maschi giovani siano rientrati in Trentino, con ogni probabilità in coincidenza con il raggiungimento della maturità sessuale, dopo più di due anni trascorsi fuori provincia; le femmine rimangono infatti gravitanti in un’area relativamente limitata (poco meno di 1000 kmq) interamente ricompresa nel Trentino occidentale.
Ancora per quanto riguarda il monitoraggio nel corso del 2009 sono stati seguiti con la tecnica del radiotracking due animali, il maschio M5 e la femmina DJ3, i cui dati sull’utilizzo del territorio sono evidenziati sul Report.
Un dato positivo si registra per quanti riguarda i danni: sono stati infatti minori di quelli registrati nel 2008 (48.000 euro contro i 62.000 dell’anno precedente), pur a fronte di una popolazione stabile o in leggera crescita. A ciò hanno contribuito con ogni probabilità le azioni di dissuasione messe in atto dal Servizio Foreste e fauna nei confronti degli orsi più confidenti, nonché il numero di opere di prevenzione (recinzioni elettriche) ormai presenti sul territorio grazie alla fornitura gratuita delle stesse offerta dell’Amministrazione provinciale.
Emergenze solo a Primiero – Anche per quanto riguarda la gestione delle emergenze il 2009 è stato un anno tranquillo. Non sono stati numerosi i casi in cui la squadra di emergenza è stata chiamata ad intervenire e mai si è reso necessario un intervento diretto sull’orso. L’unico esemplare che ha creato qualche apprensione tra la gente (tra gli allevatori in particolare) è l’orso che ha gravitato nel Primiero, non proveniente dalla popolazione originatasi con il progetto Life Ursus, in considerazione delle predazioni effettuate su greggi di pecore per lo più incustoditi. Presto arriveranno però gli indenizzi, come confermato dalla Provincia.
Lo stesso esemplare è stato catturato dal Servizio Foreste e Fauna il 14 ottobre 2009 e munito di radiocollare, non solo allo scopo di renderlo più diffidente ma anche in considerazione dell’interesse scientifico legato al monitoraggio di un esemplare in dispersione. Dal momento della cattura e per tutto il mese e mezzo nel quale è rimasto attivo (per poi ritirarsi in letargo) l’orso non ha più provocato alcun danno. Questo bilancio caratterizzato da una diminuzione dei danni, delle situazioni di emergenza ed anche dell’esposizione mediatica dell’orso rispetto all’anno precedente può essere letto anche come un ulteriore segnale positivo verso il raggiungimento dell’”ordinarietà” di questa presenza, a cominciare dalle persone che vivono più a stretto contatto con il plantigrado.
SCARICA IL RAPPORTO ORSO 2009:
La situazione Lince e Lupo – Infine il Rapporto orso 2009 fa il punto anche sulla presenza della lince e del lupo in provincia. Come è noto nel 2009 è stata confermata la presenza del maschio di lince di provenienza svizzera, denominato B132, il quale ha mantenuto il proprio spazio vitale nel settore orientale del Brenta. Per quanto riguarda il lupo invece il Rapporto ricorda il ritrovamento delle spoglie di un esemplare avvenuto nella scorsa estate nei pressi del passo degli Oclini (primo indice di presenza della specie in provincia dopo oltre 150 anni), aggiungendo un interessante aggiornamento sullo status della specie che è in espansione nelle Alpi orientali, ed in particolare in Austria; è infatti all’interno di questo fenomeno, che avviene su vasta scala geografica, che anche il ritrovamento della val di Fiemme deve essere letto.
- Dalla provincia di Trento:
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