Centro visitatori, didattica, ricerca e gestione del territorio: sono queste le priorità 2016 del Parco Paneveggio Pale di San Martino. Le linee di azione sono contenute nel bilancio preventivo 2016 – 2018 dell’ente parco che la Giunta provinciale ha approvato, su proposta dell’assessore provinciale all’ambiente Mauro Gilmozzi
Trento – In un quadro di assegnazioni provinciali calanti, il Parco Panneggio Pale di San Martino riuscirà a garantire il livello di attività ed i livelli occupazionali degli scorsi anni. Ad assicurarlo è il direttore Vittorio Ducoli, alla vigilia dell’approvazione da parte della Giunta provinciale del bilancio di previsione 2016 – 2018.
Per quanto riguarda i dipendenti, fino ad oggi il parco ha potuto disporre di una pianta organica che conta 9 operai fissi e 6 stagionali, 3 insegnanti fissi ed altrettanto stagionali. “Con le risorse disponibili – spiega il direttore Ducoli – siamo in grado di confermare la pianta organica del personale a tempo indeterminato e gli insegnanti stagionali. Grazie all’integrazione di finanziamenti del Piano di sviluppo rurale saremo in grado, a fronte di progetti mirati, di assorbire anche gli operai stagionali”.
Il parco può contare sul 20 per cento del bilancio in autofinanziamento, grazie al centro visitatori e alle iniziative che riguardano la didattica e le escursioni guidate nel parco, oltre alla gestione dei parcheggi. “L’attività didattica – conferma il responsabile – è per noi preziosa, perché è rivolta alle migliaia di visitatori che ogni anno animano il parco ed è propedeutica a creare una consapevolezza ambientale per la tutela dell’ecosistema alpino e dolomitico in particolare”.
Il bilancio di previsione 2016 fissa risorse per 1,40 milioni di euro in conto corrente, 410 mila in conto capitale e, appunto, 240 mila euro di autofinanziamento. “Il Parco Paneveggio Pale di San Martino – aggiunge Ducoli – sta lavorando per integrare le risorse con nuove forme di finanziamento, quali ad esempio i Fondi di sviluppo rurale”. A questo proposito, le attività programmate nel 2016 prevedono interventi di manutenzione del territorio, quali l’ultimazione del Balcone delle Dolomiti e del sentiero della Cavallazza, di rilevante interesse storico, perché caratterizzato dagli “stòli” ovvero le gallerie realizzate in occasione del primo conflitto bellico. A queste si aggiungono anche i progetti di riqualificazione di habitat, quali le zone umide e le torbiere.
Nel 2016 troverà anche attuazione la Carta europea del turismo sostenibile, a cui il parco ha aderito, con la realizzazione di percorsi di collegamento agli alpeggi e di sentieri dedicati alla Terza età. L’autunno vedrà, infine, il parco impegnato a presentare i risultati il progetto di ricerca sulla genetica del gallo cedrone, che porterà all’ombra delle Pale di San Martino i maggiori esperti di fauna alpina.