Votiamo SI’ per evitare che una brutta legge nazionale metta a rischio in futuro la legge provinciale che già tutela l’acqua come bene pubblico e per salvaguardare le specifiche prerogative che la nostra Autonomia ci garantisce. D’altra parte è ormai riconosciuto da tutti che, dai tempi della legge Galli, l’intervento già possibile del
privato non ha portato ad alcun risultato apprezzabile: le tariffe a livello nazionale sono aumentate di oltre il 50% e gli investimenti sulle reti idriche sono rimasti al palo.
Quanto al nucleare, il progetto del governo non è in linea con i più recenti approfondimenti sull’economicità, la sostenibilità ambientale e la pericolosità della produzione energetica mediante reattori nucleari.
Votiamo SI’ perchè una politica energetica ed ambientale seria deve puntare sulla valorizzazione di fonti alternative e rinnovabili, come il Trentino stà già facendo da anni.
Per quanto riguarda infine il pronunciamento sul legittimo impedimento, riteniamo si debba abrogare una norma chiaramente ad personam, pensata ad uso esclusivo dell’attuale capo del governo. Votiamo SI’ per fermare tutti i tentativi che mirano a garantire l’impunità del premier".
Le ragioni della "Via Nova" – "In occasione dei referendum del 12 – 13 giugno prossimi, il gruppo consiliare “Via Nova” appoggia le ragioni del “Sì” per i 4 quesiti sottoposti al giudizio dei cittadini e promuove la più ampia partecipazione alla consultazione referendaria.
Riteniamo fondamentale una politica che affermi con forza la natura di bene comune dell’acqua, e garantisca il diritto indisponibile di accesso alle risorse idriche per tutti, senza speculazioni legate al profitto. Pensiamo inoltre che la responsabilità di amministrare un bene fondamentale quale l’acqua potabile non possa essere sottratta agli Enti locali che in maniera diretta rappresentano la cittadinanza sul territorio.
Anche sul referendum in tema di nucleare sosteniamo l’abrogazione della norma che consente l’installazione di centrali nucleari sul territorio dello stato, ritenendo che una politica responsabile debba impegnarsi nella riduzione sostenibile dei consumi di energia e nell’utilizzo di fonti rinnovabili anziché investire nella tecnologia atomica, di cui sono noti rischi ambientali e problemi di sicurezza e la cui stessa economicità è messa in dubbio da buona parte della comunità scientifica.
Riteniamo infine che anche la giustizia sia un “bene comune” e che come tale non possano accettarsi norme, come quella posta in abrogazione dal quesito sul “legittimo impedimento” che non hanno come fine ultimo il bene dei cittadini ma solo l’evidente scopo di garantire un’ingiustificata tutela giudiziaria all’attuale Presidente del Consiglio.
In sintesi, pensiamo che i prossimi referendum offrano direttamente la possibilità di cancellare quattro norme ingiuste e per questo rinnoviamo l’appello a tutti i cittadini della Comunità di Primiero a partecipare alla consultazione, a votare “Sì” a ognuno dei quesiti e a contribuire così al raggiungimento di un obiettivo fondamentale per il futuro di ciascuno di noi".
Le ragioni di Slow Food Feltrino e Primiero – "Se ne dicono e scrivono davvero di tutti i colori, di questi giorni, sulla natura ed il valore dell’acqua. È un uragano di parole che rischia di confondere le idee a molti, di provocare pericolose cadute nei luoghi comuni, di saturare l’attenzione dei cittadini.
C’è anche chi (e sono molti) si prodiga perché ciò avvenga e perché la gente si disilluda sull’utilità dei Referendum del 12-13 giugno e perciò li diserti (meglio ancora se tutti…). Non saremo certo noi a portare acqua a quel mulino.
La posizione di Slow Food su acqua e nucleare è ormai nota e ampiamente motivata. Un’associazione come la nostra, alla ricerca di un cibo e di una vita buoni, puliti e giusti non può che aderire in maniera convinta alle motivazioni del SÌ, sia per i quesiti sull’ACQUA, sia per quelli sul NUCLEARE.
Ci limitiamo quindi a segnalare, per chi fosse ancora in dubbio e volesse andare a fondo sulle questioni, il sito del Comitato promotore del referendum sull’acqua pubblica (http://www.referendumacqua.it/) e del Comitato referendario Vota SI per fermare il nucleare (http://www.fermiamoilnucleare.it/).
Vi ricordiamo che anche sulle pagine di Sloweb (http://www.slowfood.it/sloweb/ita/ricerca.lasso) sono di continuo pubblicate notizie ed opinioni su questi due temi. Sul numero 50 della nostra rivista Slowfood, in distribuzione in questi giorni, troverete un chiaro e argomentato articolo di Carlo Petrini, Un voto per una nuova politica, che illustra la prospettiva del mondo che vorremmo raggiungere anche, ma non solo, attraverso questi referendum".