Il presidente della Provicina di Trento, Maurizio Fugatti in piazza per seguire gli azzurri del curling contro la Svizzera. Festa anche a Cortina per il rientro di Stefania Costantini, medaglia d’oro curling
NordEst – Finalmente si rompe la maledizione per Mosaner & c. dopo le quattro sconfitte consecutive. Delusioni nello short track per Sighel e le ragazze della staffetta. De Aliprandini cade nella seconda manche del gigante. Biathlon, super Hofer 4°, Wierer peccato, è sesta.
“Una vittoria importante contro un avversario forte; un risultato ben augurale per le prossime sfide. Questa giornata era già una festa per la recente medaglia d’oro, ma ora i giochi si riaprono con nuove speranze. Qui vedo tanti giovani che hanno saputo costruire, assieme a chi gareggia a Pechino, una grande passione per il curling; passione che ha portato a risultati che rappresentano motivo d’orgoglio per l’intera comunità. Cembra, oggi, è al centro delle Olimpiadi trentine.” Così il presidente Fugatti che domenica pomeriggio, a Cembra, ha seguito assieme a una folla di tifosi tra famiglie, giovani e meno giovani la partita con la Svizzera che ha riaperto i giochi per gli azzurri. Una grande festa che ha coinvolto la comunità rappresentata dal sindaco di Cembra Lisignago Alessandra Ferrazza e che ha visto la partecipazione, fra gli altri anche del presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder.
La festa a Cortina
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CURLING: Quarta sconfitta per la l’Italia nel Round Robin. La squadra olimpica russa ha superato Joel Retornaz, Amos Mosaner, Sebastiano Arman, Simone Gonin, Mattia Giovannella, per 10-7 al nono end. Nella serata pechinese arriva la prima vittoria. Il quintetto azzurro ha battuto nettamente la Svizzera 8-4 interrompendo la serie negativa. L’incontro ha avuto una svolta nel sesto end quando Retornaz e compagni hanno inflitto un secco 3-0 agli elvetici passando in vantaggio 5-4. Da quel momento la Svizzera non è più stata in grado di reagire e la gara si è risolta al 9° end con il massimo vantaggio per l’Italia.
SCI ALPINO: Nel gigante maschile, in mezzo alla bufera di neve che si è abbattuta su Yanqing, Luca De Aliprandini, dopo aver concluso al sesto posto la prima manche con 1: 03. 42, nella seconda prova, è uscito di pista per aver impattato contro una delle prime porte. Non hanno concluso la prima manche Tommaso Sala e Alex Vinatzer, anche loro traditi dalle difficili condizioni del tracciato dove la neve fresca, caduta per ore, ha condizionato certamente la gara. Su 89 partecipanti è riuscito a completare la le due manche solo il 51%.
BOB: Debutta ii bob monoposto femminile ai Giochi Olimpici ma per Giada Andreutti non è un bell’esordio. Diciassettesima dopo la prima prova l’azzurra è scesa nel budello di Yanqing in 1:06.07 accumulando un ritardo di +1.63 dalla statunitense Kellie Humphries che guida provvisoriamente la classifica. Nella seconda prova Giada ha scalato tre posizioni chiudendo complessivamente in 2:11.84 (+2.74). Al comando sempre la
Humphries (2:09.10).
SCI DI FONDO: La staffetta 4×10 km, composta da Federico Pellegrino, Francesco De Fabiani, Giandomenico Salvadori, Davide Graz, è giunta ottava al traguardo 2h00:16.6 (+5:25.9). Ha vinto il quartetto degli atleti del comitato olimpico russo che hanno tagliato il traguardo in 1h54:50.7 precedendo la Norvegia (+1.072).
BIATHLON: Aveva fatto tutto bene Dorothea Wierer fino a metà gara. Dopo due postazioni di tiro della 10 km inseguimento, non aveva sbagliato un colpo ed era a una manciata di secondi dalla norvegese Marte Roseland. Ma nella terza piazzola di tiro in piedi due errori della azzurra contro uno della scandinava hanno allungato il distacco tra le due che ha iniziato a superare il minuto e venti secondi. Perfetta nell’ultima sessione di tiro la Roseland ha completato il percorso al primo posto con 34.36.9 (1) mentre Dorothea con mancato centro nel penultimo dei cinque tiri finali ha compromesso le sue possibilità di salire sul podio chiudendo al sesto posto con un ritardo di + 2:09.1 (3). Lisa Vittozzi ha chiuso al 32° posto +4:34.3 (4) mentre Samuela Comola si è posizionata 37ª con un ritardo di 5:23.5 (3).
Nella 12, 5 km inseguimento maschile l’eroe di giornata è stato Lukas Hofer. In condizioni meteo sempre più difficili visto l’orario serale. Dopo essere salito sul podio olimpico a Sochi e a PyeongChang nella staffetta mista, Likas è stato ad un passo dal tornarci con questa gara ad inseguimento. Non ce l’ha fatta per 15.8 secondi ma è sempre stato lì a ridosso pronto a sfruttare ogni minima indecisione degli avversari.
Il francese Quentin Fillon Miallet ha vinto in 39:07.5 (0) mentre secondo si è classificato il norvegese Tajei Boe +28.6 (1) terzo l’atleta del comitato russo Eduard Latypov +35.3 (1). Hofer senza errori alle quattro postazioni di tiro è giunto a distanza dal primo a +51.1. Con una temperatura che ha oscillato tra i-11 alla partenza e – 15 all’arrivo ha faticato anche Domink Windisch 26° (4:34.4/ 7) e Thomas Bormolini 33° (4:57.0 /6).
SHORT TRACK: Non ce la fa Pietro Sighel a salire sul podio dei 500 metri. In finale, scivola alla penultima curva mentre sta dando l’attacco al terzo posto e non finisce la gara. Oro all’ungherese Liu Shaoang, argento al russo Ivliev, bronzo al canadese Dubois.
Nella finale B della staffetta femminile 3000 metri l’Italia (Arianna Fontana, Martina Valcepina, Arianna Sighel, Arianna Valcepina) è prima davanti alla Polonia, con Usa e Russia, giunte comunque terze e quarte, squalificate, le statunitensi per aver tagliato la strada alle azzurre dopo un cambio. L’oro va all’Olanda davanti a Corea del Sud e Cina.
PATTINAGGIO VELOCITA’: Nei quarti di finale dell’inseguimento a squadre Davide Ghiotto, Andrea Giovannini, Michele Malfatti e Alessio Trentini con 3:42.04 (+4.57) sono risultati ben distanti dal tempo ottenuto dalla Norvegia (3.37.47), prima in classifica. Gli azzurri quindi disputeranno la finale per il 7°-8° posto 15 febbraio.