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Piano rifiuti, il Trentino torna a valutare un nuovo termovalorizzatore

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Le discariche trentine sono in esaurimento e non si può continuare a portare i rifiuti in eccesso in Alto Adige, ha ribadito il vice presidente della Giunta provinciale, Mario Tonina, presentando il quinto aggiornamento del piano provinciale dei rifiuti. Rifiuti urbani e speciali in discarica: determinate le tariffe 2022: aumentano le tariffe per lo smaltimento da 160 euro a 225 euro a tonnellata, decisione che non convince i sindaci trentini

La discarica di Imèr nel Primiero

 

 

Trento – Il 2022 è l’anno delle scelte per il Trentino: l’ipotesi è quella di un termovalorizzatore che renda autonoma la gestione della provincia. Non è dunque intenzione della giunta provinciale aprire altre discariche, mentre Imèr e Monclassico saranno utilizzabili anche per il prossimo anno.

Il via libera della Provincia

Approvazione preliminare del Quinto aggiornamento al Piano provinciale di gestione dei rifiuti – Stralcio per la gestione dei rifiuti urbani, necessario anche al fine di uniformare la pianificazione provinciale in materia al “pacchetto comunitario di economia circolare”, recepito in Italia con decreti entrati in vigore a partire dal settembre 2020. Il Quinto aggiornamento del Piano, elaborato dall’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, analizza la situazione attuale, evidenzia le principali criticità, gli adeguamenti alle direttive europee e alla normativa nazionale, necessari anche ai fini dell’accesso ai finanziamenti UE, e indica le azioni o gli interventi da implementare in particolare nella gestione dei rifiuti urbani.

In sintesi, le linee di sviluppo del Piano sono le seguenti:

– prevenzione della produzione di rifiuti tramite l’elaborazione del Programma provinciale di
prevenzione dei rifiuti;

– incentivazione dei principi dell’economia circolare anche con il perseguimento della gerarchia dei rifiuti;

– determinazione delle misure per incoraggiare la preparazione al riutilizzo, la riduzione dello
smaltimento in discarica, l’uso di prodotti e materiali riciclati;

– miglioramento della qualità delle frazioni differenziate e contestuale mantenimento di un elevato livello di raccolta differenziata;

– perseguimento dell’obiettivo di autosufficienza territoriale anche tramite le linee del Programma Nazionale di Gestione dei rifiuti;

– monitoraggio trasparente dell’andamento della gestione dei rifiuti urbani tramite opportuni indicatori;

– ottimizzazione territoriale della raccolta dei rifiuti urbani.

Il Piano definisce tutti gli scenari di sviluppo del sistema provinciale di gestione dei rifiuti, elaborando quindi gli strumenti di valutazione necessari per la scelta delle misure da adottare.

Con il precedente Quarto aggiornamento sono stati raggiunti, lo ricordiamo, importanti risultati: in particolare, la raccolta differenziata media provinciale è passata dal 21,3% del 2002 al 77,9% di fine 2019. Si sono manifestati però scostamenti anche notevoli tra le performance dei vari bacini di raccolta in cui è suddiviso il territorio provinciale, per quanto riguarda anche l’organizzazione tecnica e l’applicazione della tassa/tariffa rifiuti. L’adozione delle migliori pratiche tecnico-amministrative (raccolta porta-a-porta e tariffazione puntuale) ha portato infatti alcuni bacini di raccolta a risultati eccellenti in termini di percentuale di differenziata, con punte di oltre l’85%. Questi risultati sono stati possibili in primo luogo grazie alle attività sulla formazione  effettuate da tutti i soggetti coinvolti nel sistema: Provincia, Comuni, Comunità di valle e Gestori della raccolta.

La conoscenza e la corretta formazione del cittadino – si sottolinea anche nel Quinto aggiornamento – stanno alla base di un utilizzo consapevole delle risorse naturali, del riuso dei propri beni e quindi della riduzione della produzione globale dei rifiuti.
A questo proposito, il documento approvato oggi comprende anche il Piano provinciale della comunicazione sui rifiuti urbani 2022-23. Di nuovo, l’intenzione è di coinvolgere in maniera capillare tutti i cittadini, gli Enti pubblici, i Gestori del servizio di raccolta dei rifiuti urbani, le imprese e le associazioni di categoria, così come le scuole, i turisti, la distribuzione organizzata e i mercati, la ristorazione privata e collettiva, gli organizzatori di fiere ed eventi, con l’obiettivo di potenziare l’informazione in materia di rifiuti urbani, incentivare abitudini di consumo a ridotto carico di rifiuti (contro lo spreco alimentare e l’uso eccessivo di imballaggi) e modelli di produzione sostenibili a ridotto carico di rifiuti.
Un importante contributo è atteso anche dal mondo della ricerca e dell’innovazione tecnologica. L’Unione europea ha da sempre supportato progetti volti a sviluppare strumenti e politiche di prevenzione e minimizzazione dei rifiuti, in particolare nell’ambito del Programma Quadro per la Ricerca e lo Sviluppo Tecnologico. Per questo motivo la struttura provinciale competente in materia di sviluppo economico segue e gestisce tutti gli incentivi previsti dall’Unione Europea per le imprese, compresi quelli riguardanti l’economia circolare.
Anche nel mondo dei rifiuti, quindi, la ricerca risulta di fondamentale importanza sia per l’innovazione tecnologica, al fine di recuperare nuove tipologie di rifiuti oggi conferite a smaltimento, sia per realizzare nuovi impianti di rigenerazione dei prodotti al termine della loro vita, ed ancora, per individuare ed implementare nuove forme di recupero e, infine, per definire cicli produttivi innovativi che utilizzino come materia prima gli scarti di altre imprese nell’ottica della “simbiosi industriale”.

Ed ancora: sul versante della Governance, fra i numerosi strumenti di natura economica, fiscale e regolamentare esistenti il Quinto aggiornamento sottolinea l’urgenza di introdurre  sistemi fiscali o di finanziamento premiali per processi produttivi ambientalmente più efficienti e a minor produzione di rifiuto, bandi di finanziamento per le migliori pratiche di economia circolare, una revisione dei meccanismi di tassazione dei conferimenti in discarica per incentivare la riduzione dei rifiuti prodotti, incrementare le raccolte differenziate e migliorarne la qualità.

Uno strumento di estrema importanza per indirizzare le scelte della pubblica amministrazione verso un orientamento improntato alla sostenibilità ambientale è rappresentato anche dai cosiddetti “Acquisti Verdi” con i relativi Criteri Ambientali Minimi (CAM). La Provincia ha previsto, con la recente delibera del 3 dicembre 2021, di finanziare/patrocinare/co- organizzare/organizzare solo eventiche rispettano i CAM e certificati con marchio “eco”. La stessa delibera ha approvato i CAM per i servizi di ristoro.

Tra i numerosi strumenti economici si citano anche le misure di finanziamento previste dal PNRR nazionale per interventi di miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, ammodernamento/realizzazione di impianti di trattamento/riciclo dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata, ammodernamento/realizzazione di nuovi impianti per il trattamento di tessili sanitari, fanghi acque reflue,rifiuti di pelletteria e rifiuti tessili, interventi di ammodernamento/realizzazione di impianti per il miglioramento della raccolta/trattamento di RAEE, rifiuti in carta e cartone, rifiuti plastici, frazioni tessili.

Sulla base della collaborazione fra Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, Università di Trento e FBK, il Quinto aggiornamento del Piano di gestione dei rifiuti definisce e consolida i possibili scenari a breve e medio termine nella gestione dei rifiuti urbani indifferenziati prodotti dal nostro territorio. In sintesi nel corso del 2022, secondo i protocolli di intesa con gli enti locali interessati del Primiero e della Valle di Sole, si porteranno a definitiva chiusura le discariche di Imer e Monclassico, si completerà l’iter autorizzatorio per la realizzazione del catino Nord della discarica di Ischia Podetti e si individueranno al di fuori del territorio provinciale (Bolzano e Regioni confinanti) idonei siti di trattamento dei rifiuti residui.

Infine, sempre nel corso del 2022, la Giunta provinciale, sulla base degli elementi acquisiti nella fase a breve termine e dei dati e approfondimenti contenuti nel Quinto aggiornamento, definirà puntualmente le strategie per il medio e lungo termine dando avvio ai relativi interventi. Il Quinto aggiornamento contiene una dettagliata disamina delle possibili soluzioni tecnologiche, valutate sulla base dei prioritari obiettivi della tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini e della efficacia ed economicità delle misure, che devono essere idonee a garantire la piena autonomia del nostro territorio nella gestione dei rifiuti urbani non recuperabili attraverso le raccolte differenziate.

Il Quinto aggiornamento del Piano di gestione dei rifiuti, accompagnato dal relativo Rapporto ambientale, sarà ora sottoposto, nell’ambito della procedura di valutazione ambientale strategica, alla fase di partecipazione aperta a tutti i soggetti interessati e sarà definitivamente approvato dalla Giunta provinciale nel mese di marzo del 2022 anche sulla base di tutti i contributi, suggerimenti e integrazioni che perverranno dagli Enti locali, dalle associazioni e dai cittadini.

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