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Pnrr: il Trentino scommette su Palù del Fersina e Val dei Mòcheni con un progetto da 20 milioni (VIDEO)

La proposta progettuale unitaria dovrà essere presentata entro il 15 marzo prossimo, con l’obiettivo di intercettare il budget di 20 milioni di euro messo a disposizione per ciascuna Regione e Provincia autonoma. Fugatti assieme ai sindaci della valle: “Piano di sviluppo per rilanciare un territorio determinante per la nostra Autonomia”

Il presidente della Provincia Maurizio Fugatti (al centro) con i sindaci della val dei Mocheni: da sinistra Lorenzo Moltrer (Fierozzo), Andrea Fontanari (Sant’Orsola Terme), Franco Moar (Palù del Fersina), Luca Puecher (Frassilongo) [ ©Ufficio stampa PAT]


 

Trento – È Palù del Fersina-Palai en Bersntol il comune trentino scelto dalla Giunta provinciale per usufruire del finanziamento previsto dal PNRR per il recupero di un borgo. Un’opportunità che riguarda non solo l’abitato ai piedi della catena del Lagorai ma tutta la valle dei Mòcheni. Turismo, mobilità, innovazione, identità, ambiente e outdoor, sono le priorità di investimento.

L’intero ambito mòcheno, infatti, con le sue peculiarità ambientali, economiche e linguistico-culturali potrà trovare nuove occasioni di rilancio. Numerose le iniziative inserite in un piano di sviluppo coordinato, finalizzato alla promozione del territorio e dei suoi elementi distintivi, a partire dall’identità linguistica e culturale mòchena che ha giocato un ruolo decisivo nella scelta operata dall’esecutivo provinciale.

“Per questa importante opportunità di sviluppo, resa possibile dalla disponibilità del PNRR, abbiamo voluto individuare uno dei territori che sono determinanti per l’Autonomia trentina, grazie alla loro specifica identità storica, linguistica e culturale” ha detto il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, nella conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa. “La val dei Mòcheni con le sue quattro municipalità presenti qui oggi – ha aggiunto il presidente, affiancato dai quattro sindaci della valle, Franco Moar (Palù del Fersina), Luca Puecher (Frassilongo), Lorenzo Moltrer (Fierozzo), Andrea Fontanari (Sant’Orsola Terme) – è ben rappresentata nel progetto che vede Palù del Fersina individuato quale comune secondo i requisiti previsti dal bando del Pnrr.

La Giunta provinciale crede in modo deciso in questo piano che punta allo sviluppo del territorio, attraverso un ampio insieme di azioni che verranno delineate in un lavoro comune e che coprono numerosi aspetti: dalla valorizzazione del paesaggio alla riqualificazione degli edifici, passando per l’impulso sui temi della mobilità sostenibile, della digitalizzazione, del turismo e delle attività outdoor”.

La partecipazione al bando PNRR – illustrata alla presenza anche dei dirigenti provinciali Giovanni Gardelli (Umst coordinamento enti locali, politiche territoriali e per la montagna), Franco Marzatico (Umst beni e attività culturali), Luciano Martorano (Dipartimento infrastrutture) e della vicedirettrice della Fondazione Museo storico del Trentino Roberta Tait – sarà l’occasione per costruire un modello trentino di valorizzazione di una piccola realtà insediativa, ricca di storia e tradizioni, in un contesto culturale e paesaggistico di grandissimo valore. Il comune situato in cima alla val dei Mocheni, con i suoi 167 abitanti, rientra nei requisiti previsti, che prevedono che possano partecipare i borghi con meno di 300 unità abitative e che abbiano subito un forte spopolamento. Oltre a ciò, Palù del Fersina-Palai en Bersntol è scelto anche per essere una delle sedi della minoranza linguistica mòchena.

Dai sindaci della valle sono giunte parole di condivisione per l’iniziativa. Franco Moar, il primo chiamato in causa come amministratore di Palù del Fersina, ha parlato di “un’opportunità imperdibile per rilanciare l’intero ambito mòcheno, contrastare lo spopolamento e garantire un futuro sostenibile per il territorio, all’insegna della tutela del paesaggio, della minoranza linguistica, delle attività agricole nonché attraverso la promozione di un turismo attento alla sostenibilità”. Per Fontanari (Sant’Orsola Terme) si tratta “di un’iniziativa fondamentale per i nostri territori, in cui l’unione fa la forza”. Moltrer (Fierozzo) ha quindi parlato di un’occasione per “rilanciare il territorio, la sua specificità linguistica e culturale, l’agricoltura di montagna e il turismo”, seguito da Puecher per Frassilongo che ha definito il progetto “l’inizio di una nuova era per la nostra valle, con un’attenzione particolare alle sue potenzialità a livello economico e turistico”.

I progetti, da realizzare nell’arco di 5 anni, saranno finalizzati alla realizzazione di un’iniziativa unitaria. Previste nell’ambito delle iniziative la riqualificazione edilizia di edifici di interesse turistico (ad esempio stalle, fienili, malghe e agriturismi, fucine, mulini), la valorizzazione paesaggistico/territoriale (per prati, viabilità e sentieristica e non solo), ancora la sensibilizzazione ed incentivazione delle attività agricole insediate. Si parla anche di ospitalità diffusa, con la riqualificazione di strutture esistenti (alberghi, rifugi, baite), di incentivazione per mobilità elettrica, digitalizzazione e telemedicina.

Nel campo dell’outdoor figura lo sviluppo di attività estive e invernali (itinerari di sci alpinismo, trekking, mountain bike, arrampicata, sentiero europeo E5) e la cura e recupero di strutture e infrastrutture complementari alle attività all’aperto e alle escursioni sul Lagorai. Uno degli obiettivi è infatti rendere Palù del Fersina-Palai en Bersntol una porta privilegiata
d’accesso agli itinerari della Translagorai. Cruciale il tema dell’identità linguistica, con la valorizzazione della lingua e della cultura di minoranza, l’ospitalità dell’accoglienza, gli itinerari culturali legati alle miniere, l’allevamento ovino-caprino tradizionale nei masi.


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