Simbolo della protezione della Madonna sui cacciatori, o un’opera di pessimo gusto?
Cavallino (VE) – Infiamma la querelle sulla statuetta della Vergine Maria che imbraccia un fucile a Cavallino (VE). Secondo l’eurodeputato Zanoni si tratta di un’“Opera di pessimo gusto. I cacciatori non sanno più a cosa aggrapparsi pur di sostenere una pratica ormai non più sostenibile e osteggiata dall’80 per cento dei cittadini italiani. Le autorità rimuovano questa statua che offende la pubblica sensibilità dei veneziani”
E’ il commento di Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e vice presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo, alla querelle riguardante la statuetta raffigurante la Vergine Maria con un fucile incastonata in una bricola lungo il canale San Felice.
“Il fatto che questa statuetta sia stata installata qualche anno fa con il bene placito delle autorità è un fatto grave – incalza Zanoni – Al di là delle credenze religiose di ciascuno, trovo totalmente fuori luogo accostare un simbolo di pace, amore e fratellanza come la Madonna a uno strumento di morte e distruzione come un fucile”.
“Mi auguro che le autorità decidano al più presto la rimozione di questa statuetta che offende la sensibilità pubblica della maggioranza dei veneziani ed italiani che con la caccia e le armi non vogliono avere niente a che fare. Va inoltre ricordato come in laguna ogni anno trovino la morte migliaia e migliaia di anatre e limicoli, uccelli migratori provenienti dal nord Europa che sfuggono ai climi freddi per svernare nel nostro territorio, dove ad accoglierli, purtroppo, trovano un esercito di pseudo amanti della natura pronti ad ucciderli senza pietà”, conclude l’eurodeputato.
NOTE
Su Youtube sta suscitando la profonda indignazione un video che mostra la “Madonna con il fucile” a Cavallino-Treporti lungo il canale San Felice a protezione dei cacciatori.
La statuetta dorata fu posizionata anni fa con tanto di cerimonia alla presenza delle autorità e benedizione del parroco per volontà dei cacciatori di Cavallino-Treporti nell’incavo di una grossa bricola lignea posizionata sopra una barena come una sorta di capitello affacciato di fronte allo spettacolare paesaggio lagunare.