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Presentato progetto di ippovie a Fieracavalli: “Un progetto da replicare in tutto il Veneto, il modello è quello delle piste da sci”

Percorsi che offrono tutti i servizi necessari a cavallo e cavaliere: ospitalità, maniscalchi e specialità agroalimentari

Venezia – “Quello di oggi non è un punto di partenza, ma un punto di arrivo perché il progetto delle ippovie è un modello che vogliamo replicare in tutto il Veneto. Quello tra cavallo e turismo è un binomio vincente e queste iniziative non possono che incrementare l’appeal della nostra offerta”.

Lo ha detto il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia partecipando a Fieracavalli alla presentazione del “Progetto Ippovie”, insieme a Silvia Moro, assessore al turismo della Provincia di Treviso, Luciano Fregonese, sindaco di Valdobbiadene, Alessandro Martini, direttore del Consorzio di promozione turistica “Marca Treviso” e Renzo de Nardi, vicepresidente del circolo Sanmamante di Vittorio Veneto.

Quello delle Ippovie è un percorso, completamente tabellato, nel quale si affacciano realtà in grado di offrire tutti i servizi necessari per una nuova forma di turismo. Dall’ospitalità al cavaliere, alle zone di sosta per il cavallo, dal servizio dei maniscalchi agli agriturismi con le loro specialità agroalimentari.

La prima Ippovia del Veneto attraversa la pedemontana trevigiana tra i vigneti di Prosecco e le incantevoli Prealpi trevigiane. L’ itinerario è lungo circa 266 km e tocca i comuni di Segusino, Valdobbiadene, Miane, Follina, Cison di Valmarino, Revine Lago, Vittorio Veneto, Fregona e Cappella Maggiore.

“La Regione – ha aggiunto Zaia – si è impegnata in questo progetto perché crede con forza nel turismo equestre, che può essere un vero e proprio volano per far aumentare ulteriormente i flussi turistici nella nostra regione, che già può contare su quasi 70 milioni di presenze”.

“Questo progetto – ha detto il Governatore – non si ferma, ma va avanti. Il nostro obiettivo è quello di confezionare un “modello piste da sci” in cui il turista, quando arriva, sa dove parcheggiare, dove partire, dove arrivare e come fare a tornare al punto di partenza. E tutto questo naturalmente potrebbe essere declinato in una app con il tentativo di mettere nelle migliori condizioni e soprattutto facilitare chi arriva qui per accedere ai percorsi delle ippovie”.

“Voglio ringraziare – ha concluso Zaia – tutti gli attori coinvolti in questo importante progetto e soprattutto le associazioni che sono il motore di un’iniziativa che senza il loro impegno, la loro determinazione e la loro professionalità non sarebbe stata possibile”.

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