La nascita dell’associazione rappresenta un buon inizio per la tutela e la promozione dell’ambiente ma c’è ancora molto da fare. Completamento della ciclabile e ampliamento della mobilità ‘green’, impianti di carburante a gas (totalmente assenti in una zona turistica), autobus e mezzi più ecologici, innovazione e più prodotti a filiera corta, sono solo alcune delle richieste del territorio, che arrivano anche dai commenti dei nostri lettori
Primiero (Trento) – Nasce ufficialmente l’associazione “Green Way Primiero”. Dopo la premiazione a Bruxelles del Parco Paneveggio Pale di San Martino con la Carta Europea del Turismo Sostenibile, lunedì pomeriggio – presso la sede dell’Ente in Val Canali – è stato firmato dai soci fondatori l’atto costitutivo di “Green Way”.
Tra i principali scopi dell’associazione, quello di creare promozione, innovazione e sviluppo in chiave sostenibile ed ambientale, promuovere l’utilizzo del marchio Green Way Primiero, diffondere la coscienza della straordinaria valenza delle risorse a disposizione del territorio e favorire un utilizzo razionale e consapevole dell’energia, anche a livello di mobilità pubblica e privata.
Uno sforzo comune per l’ambiente
Tradotto in numeri, uno sforzo comune per l’ambiente nel Primiero Vanoi, con un risparmio di 88mila tonnellate equivalenti di petrolio in un anno, 270mila tonnellate di CO2 che in 12 mesi non finiscono nell’aria. Oltre ad auto e bici elettriche, il territorio vanta inoltre una rete con 16 colonnine di ricarica per i veicoli elettrici e 23 impianti di risalita della ski area alimentati da energia idroelettrica. Ma tutto questo è solo l’inizio.
Nell’estate 2015, Legambiente ha riconosciuto ufficialmente il territorio di Primiero 100% rinnovabile. L’impegno per un ambiente sostenibile in questo angolo di Trentino si traduce in fatti concreti: oltre agli hotel ed alle utenze private, anche gli impianti di risalita della skiarea San Martino di Castrozza-Passo Rolle sono alimentati da energia pulita, prodotta dalle sette centrali idroelettriche che ogni anno permettono un abbattimento nell’uso di petrolio e delle emissioni di CO2.
Energia 100% rinnovabile
Grazie al progetto Green Way Primiero chi raggiunge questo angolo delle Dolomiti trentine con un veicolo elettrico o ibrido può fare il pieno di energia gratuitamente, usufruendo di una delle 16 colonnine di ricarica pubblica presenti sul territorio. Per chi soggiorna nelle strutture che aderiscono all’iniziativa “Le Dolomiti ti riCARicano”, tutto diventa ancora più semplice: la ricarica infatti avviene direttamente in hotel o al ristorante, per non perdere nemmeno un minuto da dedicare alla propria vacanza ai piedi delle Pale di San Martino.
Idroelettrico, biomassa e ambiente
Le 7 centrali idroelettriche della zona producono energia rinnovabile in misura 10 volte superiore rispetto al fabbisogno locale dei 10.000 abitanti. Ammonta invece a 145 MW la produzione di energia ogni anno, sufficiente per il fabbisogno medio annuo di circa 150.000 famiglie.
Sono 2 le centrali di riscaldamento a biomassa (una a Primiero e una a San Martino di Castrozza) con due reti lunghe 45 chilometri. 98% la percentuale di utenze che utilizzano a San Martino di Castrozza l’energia prodotta da biomassa, mentre 27 sono infine i soggetti che hanno ottenuto la concessione del Marchio Green Way Primiero. Il territorio vanta inoltre una percentuale di raccolta differenziata pari a 81.7%.
Strutture turistiche ‘green’
Le strutture e le attività con il marchio Green Way Primiero mettono al primo posto la qualità ambientale, sociale ed economica. Un apposito disciplinare riepiloga i requisiti, legati ad aspetti ambientali che permettono di ottenere il marchio. Tra questi vi sono l’utilizzo di energia prodotta da fonti rinnovabili, il contenimento dei consumi idrici, la riduzione delle emissioni, l’utilizzo di prodotti e materie prime locali e la sensibilizzazione dell’ospite in tema di comportamenti sostenibili.
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Solo chiacchere e distintivo, frequento e amo questa valle da anni nonostante tutto, faccio notare che appena affacciati alle Pale si passa accanto a una evidente enorme discarica senza un minimo di camuffatura, seguono puzzolenti depuratori proprio accanto alla strada, si passa in mezzo a una serie di capannoni industriali che, apparte qualcuno, tra disordine e mucchi di ogni attrezzatura sembra di essere in una periferia abbandonata di una qualche città o nelle retrovie di qualche porto di mare.Se non erro ci sono stati problemi con un capannone che é una bomba di eternit, ed é ancora lì a fare bella mostra di sé. Come giá detto sopra non esiste una pompa per il gas-auto, durante l'estate in certi momenti di punta sembra di essere in una camera a gas anche in luoghi apparentemente "oasi di pace e aria pura" come la Val Canali, d'inverno gli skibus a S.Martino assomigliano a certe vecchie locomotive a carbone, lasciamo perdere gli impianti di risalita che saranno pure fatti funzionare con energia da fonti sostenibili ma sono talmente vecchi che non mi meraviglierei se funzionassero ancora a vapore. Ho la passione per le escursioni estive sulle Pale e frequento i vostri bellissimi rifugi ai piedi delle Dolomiti patrimonio UNESCO ma che continuano ad essere alimentati da rumorosi e puzzolenti generatori a gasolio, e non é colpa dei gestori che sono bravissimi, ma con tutta la corrente verde che dite di produrre e vendere non potreste portarne una piccola parte ad alimentare quelle strutture estreme che sono un simbolo delle vostre bellissime montagne? Mi fermo qui ma potrei continuare, ovviamente se continuo a venire trovo anche cose positive, ma se davvero volete promuovere una valle green le cose da fare sono ancora moltissime, non bastano gli annunci e i marchi, urgono cose concrete.
Oltre agli annunci servono anche i fatti (come dice giustamente Marco). Premesso che è encomiabile che vi sia una forte produzione di energia rinnovabile da parte delle 7 centrali idroelettriche della zona, abbastanza riduttiva è invece la sottostante deduzione che, conseguentemente, in un anno non finiscono in atmosfera 270 mila tonnellate di CO2 in quanto si ipotizza che, in assenza delle predette centrali, siano impossibili altre produzioni di energia alternative all’uso del carbone o del petrolio.
Comunque bene per quanto riguarda l’energia rinnovabile, meno bene, invece, per vari altri fattori che interagiscono direttamente con l’ambiente e la vivibilità.
Oltre a PISTE CICLOPEDONALI “serie” indicate da Marco, che potrebbero finalmente facilitare anche la soluzione della viabilità scolastica in completa sicurezza, vi sono vari fattori riguardanti Green Way Primiero che sarebbe opportuno valutare. Ne cito solo tre:
L’ACQUA (potabile) con la relativa rete di distribuzione, l’ARIA (non si sente più parlare di dati relativi alla sua qualità) e gli ALLEVAMENTI (è noto che agli allevamenti è imputata una significativa percentuale dei gas serra e che le deiezioni – se non opportunamente trattate – producono ammoniaca che inquina le falde acquifere, mentre gli ormoni e gli antibiotici somministrati agli animali entrano facilmente nel ciclo dei rifiuti e dell’ambiente)
Premetto, Vengo da una vita a San Martino di Castrozza e la adoro, ma direi che una vera 'green valley' potrebbe dotarsi almeno di un impianto di gas auto (metano, gpl etc....)o andiamo sempre nel Feltrino?
Dimenticavo però che a San Martino il distributore di carburante proprio non c'è... così come non c'è una officina meccanica...
e forse una vera green valley dovrebbe avere anche una pista ciclabile seria, un progetto bici elettriche per tutti (non diviso per Ente)... come dire, meno annunci e più fatti!
Per fortuna esistono le Pale che vi salvano sempre!
Tutto molto bello peccato però ,come i giorni scorsi, a san martino tengono i motori delle macchine accesi, sfrecciano per il paese a 100 all'ora alle 8 del mattino e non si vede mai un vigile ed una multa