Unire le forze, intese come risorse finanziarie, umane e strumentali, è una buona idea che vale sempre più anche nel settore della manutenzione ambientale e forestale. Non solo perché fa risparmiare, ma anche perché evita la sovrapposizione di interventi e favorisce la programmazione e razionalizzazione degli stessi
Primiero (Trento) – Ne sono convinti la Comunità di Primiero, i comuni della valle e il Parco Paneveggio Pale di San Martino che firmeranno con la Provincia autonoma di Trento un protocollo d’intesa per il coordinamento delle attività di manutenzione, recupero e valorizzazione delle risorse ambientali e forestali ricadenti nel territorio della Comunità. Stamane, accogliendo la proposta presentata congiuntamente dagli assessori all’ambiente, alle foreste e al lavoro, la Giunta provinciale ha provveduto all’approvazione dello schema di protocollo, nel frattempo già adottato dalla Comunità e da alcuni dei Comuni interessati.
Fino ad ora ognuno – Provincia, Ente Parco e Comuni – ha programmato, ciascuno nell’ambito delle proprie funzioni, la gestione del bosco, gli interventi di manutenzione ambientale e di conservazione e valorizzazione delle aree protette, così come l’impiego per tali attività di proprie squadre di operai e di lavoratori delle categorie “deboli” attraverso Intervento 19 del Piano degli interventi di politica del lavoro (lavori socialmente utili) e del cosiddetto “Progettone”. Lo scorso anno era stata tra l’altro la stessa Comunità di Primiero ad assumere direttamente un paio di squadre di operai per curare alcuni interventi di carattere ambientale nei comuni della valle, riguardanti in particolare la rete sentieristica e la manutenzione delle strade forestali.
In un territorio vasto e turisticamente assai frequentato, per gran parte ricoperto da boschi e dotato di molte infrastrutture (malghe, sentieri, accessi) qual è il Primiero, la necessità di mantenere tale ambiente in buono stato è un’esigenza alla quale difficilmente è possibile rispondere in modo efficace senza un coordinamento delle azioni. Da qui la proposta, della quale si è fatta inizialmente interprete la Comunità di Primiero, di attivare sinergie, collaborazioni, scambi di mezzi e dotazioni strumentali, ma soprattutto di arrivare ad una programmazione unica e complessiva delle attività di manutenzione del territorio, da sviluppare attraverso singoli progetti o razionalizzando le sempre minori risorse esistenti. Una buona idea, appunto, che dalla Comunità di Primiero potrà essere fatta propria anche da altri territori.