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Primiero San Martino di Castrozza, quasi pronto il nuovo Statuto da approvare entro dicembre: apertura ai Comuni limitrofi

E’ in dirittura d’ arrivo il lavoro della commissione per l’elaborazione dello statuto del Comune di Primiero San Martino di Castrozza. La bozza di statuto sarà inviata a tutti i consiglieri comunali entro il 30 novembre

Primiero (Trento) – Nei prossimi giorni, infatti, dopo un ultimo passaggio di verifica tecnica con il Consorzio dei Comuni su alcuni passaggi, la commissione statuto ultimerà il proprio lavoro e la bozza sarà a disposizione dei consiglieri comunali per eventuali osservazioni e miglioramenti prima della definitiva approvazione.

Apertura ai Comuni limitrofi

“Il Comune di Primiero San Martino di Castrozza, nell’ottica di una maggiore coesione territoriale e della definizione di un ambito geografico-amministrativo maggiormente funzionale, è aperto a processi di fusione con i Comuni limitrofi”.

Via libera entro il 31 dicembre

Sarà questo uno dei principi su cui si baserà il comune che nascerà il 1 gennaio 2016 dalla fusione di Tonadico, Transacqua, Fiera di Primiero e Siror che la commissione ha voluto inserire nella bozza di statuto che sarà inviata a tutti i consiglieri comunali entro il 30 novembre. Lo statuto, che prende spunto dal modello presentato il 10 novembre scorso a Trento dal Consorzio dei Comuni Trentini per i comuni andati a fusione lo scorso giugno, costituirà uno strumento di fondamentale importanza da lasciare in eredità ai futuri amministratori dopo che i Consigli Comunali dei 4 comuni lo avranno approvato entro il 31 dicembre.

Un principio di apertura, quindi, verso processi di fusione che allo stato attuale sarebbe stato prematuro affrontare vista l’imponente mole di lavoro a cui far fronte in questa fase e tutti i problemi connessi alla nascita di un nuovo comune (il più esteso di tutto il Trentino e con ben 5.400 abitanti). L’intento, quindi, è quello di dare l’opportunità alla futura amministrazione di portare avanti il progetto di allargamento del nuovo comune con la prospettiva di coinvolgere tutti i comuni del fondovalle in un ambito geografico ed amministrativo funzionale.

Parallelamente, sarebbe stato impossibile avviare processi aggregativi basati su gestioni associate dei servizi in un momento in cui il comune unico deve ancora nascere e sta affrontando una complessa fase organizzativa. E, d’altra parte, la scelta che si sono trovati di fronte i comuni trentini era tra fusioni e gestioni associate e i cittadini dei comuni di Fiera di Primiero, Tonadico, Transacqua e Siror hanno chiaramente scelto la fusione come la via che può garantire più efficacia nell’azione amministrativa e più efficienza dei servizi al cittadino con questo escludendo di fatto la strada delle gestioni associate.

Categories: Primiero Vanoi
Redazione:

View Comments (5)

  • Allora vediamo, quella di Sagron Mis nell'ambito del basso Primiero è legge più che fantapolitica... in realtà sappiamo benissimo tutti a cosa è dovuta questa anomalia, tranne forse il 50% dei gnodoli.
    Le firme ai gazebi di più di un anno fa sono state una componente, ma nei periodi caldi (tra luglio 2014 e febbraio 2015)non ho visto amministratori del basso Primiero spendersi o metterci la faccia almeno per conoscere la volontà popolare, e non mi riferisco solo a Mezzano.
    Fiera e Siror partivano più indietro di Imer come potenzialità fusioniste. Se fai melina al primo all'ultimo minuto e poi tiri da metà campo a tempo scaduto ed il portiere para, non puoi dire di aver provato a vincere...
    Per il resto è questioni di punti di vista. Su Imer io comprendo ma non condivido. Ma io sono uno...

  • @Gabriele Michieli Primiero

    E Sagron - Mis nell'ambito di gestione associata con Mezzano, Imèr e Canal San Bovo cos'è, fantapolitica?

    Troppo comodo togliere equilibrio al sistema e poi pensare che il problema sia solo degli altri.

    La barca va raddrizzata, anche un passo alla volta, ma così non può stare. Ci vorranno 5 anni, 10 anni, i "famosi" 30 anni?

    Vedremo, io penso di poterci essere quando succederà...

    Un anno fa un sacco di realisti storcevano il naso davanti alla nostra raccolta di firme :D

    A presto, :DTM.

  • Siamo alle solite, allargare ad Imer senza Mezzano è fantageografia. E questo a prescindere dalla data. Non è questione di lungimiranza, ma di realismo.

  • Bene l'apertura ai comuni limitrofi.

    Falso che non si poteva allargare da subito il processo di fusione, senza alcun gravoso impegno... ci sarebbe stato un anno per fare il referendum e gli effetti si sarebbero potuti produrre dal 2020.

    A Castel Ivano questa strada è stata intrapresa, ai cittadini e non ad amministratori conservatori (di se stessi) l'ultima parola!

    Chiaramente il primogenito Soprapieve si è preso un vantaggio, ha messo le mani sul vaso della Nutella e se lo vuole godere fin sul fondo prima di condividerlo con i fratellini. E poi, come sempre, vorrà dettare le condizioni...

    A Mezzano continuano a credere che la maglia nera sia il miglior premio a cui ambire... la loro ricompensa sarà nel regno dei cieli?

    https://it.wikipedia.org/wiki/Maglia_nera

    Ai fusionisti almeroi tocca prendere quello che arriva, e sperare che dalle prossime elezioni di Primiero San Martino di Castrozza esca una visione territoriale inclusiva e lungimirante.

    Altrimenti pantano, ancora pantano.

    :DTM. aka Daniele Gubert

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