Su sollecitazione della Sezione locale, è stata indirizzata al presidente del Consiglio Provinciale un’interrogazione sullo stato di estremo degrado del tratto di strada San Martino-Paneveggio. Nei giorni scorsi era a Primiero il senatore Panizza

Primiero (Trento) – Interrogazione provinciale degli autonomisti trentini in merito allo stato di degrado di un importante tratto di strada tra San Martino di Castrozza e Paneveggio. In una zona turistica, particolarmente frequentata in questo periodo,  al centro di un Parco Naturale “E’ inammissibile – spiega il partito autonomista locale – che continui a sussistere tale stato, ma con un occhio di riguardo ai numerosi pendolari che lo transitano ogni giorno. Le barriere provvisorie in plastica-cemento sono in loco ormai da anni”.

L’interrogazione provinciale

“Lo stato di estremo degrado in cui versa il tratto della strada statale n.50 tra San Martino di Castrozza e Paneveggio – si legge nell’interrogazione a firma del Consigliere PATT Lorenzo Baratter – è diventato ormai insostenibile e necessita di un intervento urgente e non più procrastinabile. Si tratta di una strada che, soprattutto durante la stagione turistica estiva, è percorsa da migliaia di turisti che vanno ad aggiungersi ai molti pendolari che quotidianamente transitano tra la Val di Fiemme ed il Primiero.

Attualmente ci sono barriere posizionate in seguito a crolli o rotture di guard-rail presenti ormai da anni, new-jersey in cemento ed in alcuni tratti addirittura in plastica. Anche il manto stradale, soprattutto nel tratto da Rolle a Paneveggio, è in condizioni a dir poco disastrose. Si fa altresì presente come il tratto della stessa strada statale tra Paneveggio e Predazzo sia invece tenuto in maniera adeguata e non si capisce la disparità degli interventi. Si interroga il Presidente della Provincia per sapere se sia previsto, ed in che tempi, un intervento per porre rimedio allo stato di degrado in cui versa il tratto della strada statale n.50 tra San Martino di Castrozza e Paneveggio”.

Gli amici del “Patt” hanno incontrato Panizza

Prosegue anche nella stagione estiva l’attività della Sezione Primiero del PATT. Nelle scorse settimane si è tenuto un incontro, aperto a tesserati e simpatizzanti, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il Sen. Franco Panizza, segretario del Partito, i Consiglieri provinciali Lorenzo Ossanna (capogruppo) e Lorenzo Baratter, nonché Simone Marchiori, vice segretario del Partito, e alcuni degli amministratori locali eletti tra le fila del Partito nelle recenti consultazioni elettorali.

L’incontro, occasione per fare il punto della situazione politica a livello internazionale, nazionale e provinciale, è stato impreziosito dagli interventi dei graditi ospiti. I consiglieri Ossanna e Baratter hanno evidenziato le numerose iniziative proposte e attuate dal Partito a livello provinciale, in particolare in tema di scuola ed economia, finalizzate a creare le condizioni indispensabili per uno sviluppo del Trentino, anche alla luce dell’imminente avvio dei lavori per la stesura del Terzo Statuto di Autonomia.

In questo contesto, come sottolineato da Simone Marchiori, vice-segretario del Partito, il PATT può e deve svolgere un ruolo da protagonista: la sua storia, la vicinanza al territorio e alle realtà più periferiche sono il fondamento per azioni che, in risposta ad esigenze della gente, possono e devono efficacemente contrastare dinamiche internazionali e nazionali sempre più imprevedibili.

Su tali dinamiche è intervenuto, a conclusione dell’incontro, il Sen. Franco Panizza, segretario del Partito, il quale ha rimarcato come l’azione politica autonomista a livello nazionale sia orientata a garantire e preservare la nostra autonomia, ricordando come la Provincia continui ad aumentare le proprie competenze in settori prima direttamente gestiti a livello centrale.

Benché le vicende internazionali, sempre più imprevedibili, influenzino pesantemente la politica nazionale e, conseguentemente, quella provinciale, l’azione del PATT – ha concluso il Sen. Panizza – deve continuare a poggiare, innanzitutto, sui suoi valori fondanti, arricchendoli, innovandoli e adattandoli al continuo mutare dei contesti politici e socio-economici, al fine di migliorare, ogni giorno, quella capacità di saper rispondere ai bisogni della gente.