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Primiero, Vigili del fuoco in festa a Imèr per Santa Barbara: Paolo Cosner passa il testimone ad Alberto Tisot nuovo Ispettore

Nei giorni scorsi l’Assemblea distrettuale di Primiero che conta sei Corpi di Vigili del fuoco volontari, ha designato il nuovo Ispettore locale, la nomina ufficiale è della Provincia

Stretta di mano tra Ispettori: Paolo Cosner al centro (a destra) e Alberto Tisot (a sinistra) con Maturi e Lunelli

Primiero (Trento) – L’ex Vice ispettore dei Vigili del fuoco Alberto Tisot membro del Corpo Vigili del fuoco di San Martino di Castrozza riceve il testimone di Ispettore da  Paolo Cosner che per ben 20 anni ha ricoperto tale ruolo.

I Vicepresidenti Luigi Maturi e Guido Lunelli intervenendo all’Assemblea hanno formulato ad Alberto Tisot gli auguri di buon lavoro da parte di tutta la Federazione.

La solenne santa messa in occasione di Santa Barbara 2018, si terrà quest’anno a Imèr, sabato 1 dicembre alle 15, a seguire alle 16 presso la sala Ex Sieghe la consegna dei riconoscimenti ai Vigili del fuoco del territorio con un ringraziamento particolare all’ispettore Paolo Cosner che passa il testimone ad Alberto Tisot.

Quest’anno la festa assume però un significato ancora più importante, dopo i giorni difficili dell’emergenza maltempo di fine ottobre, dove l’intera comunità si è stretta ai suoi Vigili per il prezioso lavoro che hanno portato a termine.

Guarda il Tg della Comunità di Primiero con il punto dei Vigili del fuoco dopo l’emergenza maltempo

La lettera/L’Ispettore Cosner saluta i Comandanti

Da Ispettore Distrettuale ho avuto l’onore di rappresentarvi in venti anni di vita pompieristica Trentina. Sono passati storici pompieri, comandanti e ispettori che ora militano tra le fila dei fuori servizio, altri non ci sono più; è arrivata nuova linfa con le giovani leve più motivate che mai. Insomma il normale scorrere di qualsiasi famiglia, organizzazione, gruppo, nella Comunità trentina.

Non possiamo però non vedere l’importante mutamento sociale che si è lentamente verificato in questi ultimi decenni. Le nostre piccole comunità si sono aperte, in tutti i sensi; nei collegamenti fra i paesi, nella comunicazione e nei pensieri delle persone, nei costumi, nelle amministrazioni locali, nella politica, nell’intraprendere nuovi lavori, relazionarsi con gente nuova magari proveniente da altri continenti. I pompieri volontari del futuro, ma soprattutto chi li guida, dovranno tener conto di questi cambiamenti, viverli, ascoltarli, seguirli, e dare risposte concrete e coerenti con i tempi.

In questi giorni la natura si è scatenata sul nostro territorio, lasciando cicatrici che rimarranno visibili per decenni; questo evento però ci ha dimostrato che la prevenzione sul territorio e la cultura della sicurezza ha evitato e limitato danni ben peggiori.
In questi giorni difficili si è impreziosito il valore del volontariato pompieristico trentino, siamo stati vicini alla nostra gente e ai nostri sindaci e le nostre caserme sono state punto di riferimento dei paesi.

Oggi più che mai le nuove generazioni e i nuovi abitanti del Trentino, per il loro stile di vita e il tipo di lavoro sono portati a perdere di manualità, al non saper più arrangiarsi nelle piccole vicende quotidiane della gente di montagna.

Quando, anni fa, un colpo di vento faceva cadere un paio di tegole dal tetto di casa il bravo paesano saliva con la scala e risistemava il piccolo danno; ora diventa più sicuro chiamare i Vigili del Fuoco, “perchè ci sono apposta” e sono preparati, sono attrezzati, non importa se sono volontari e devono uscire dal lavoro per fare l’intervento.

Continuiamo quindi ad essere vicini alle comunità anche in “tempo di pace”, proprio per aiutare nelle piccole esigenze / emergenze e situazioni familiari che potrebbero sembrare banali ma per chi, magari anziano, le deve affrontare diventano grandi problemi.

Nei giorni scorsi a difendere la gente e i paesi sono stati impegnati migliaia di pompieri per migliaia di ore; nessuno dei soccorritori si è fatto male seriamente, e credo che questo sia già un successo. In questo ci ha aiutato la continua formazione degli ultimi anni, a volte faticosa e impegnativa. Questa dovrà essere una costante che però non dovrà essere esasperata, ma mirata alle reali e potenziali emergenze di ogni singolo territorio.

Alla nuova classe politica provinciale non chiediamo maggiori risorse, ne maggiori finanziamenti, in ogni caso non ci saranno, ma chiediamo più attenzione, più vicinanza, confronto, forse anche più rispetto.

Come altre realtà di volontariato nel Trentino, altrettanto eroiche ma forse meno mediaticamente visibili di noi (penso ad esempio a chi cura gli anziani nelle case di riposo, a chi si occupa quotidianamente di disabili, di malati, dei diversi), il rischio è che diventiamo scontati, ci siamo di default.

Spesso la bandiera del volontariato viene sventolata a baluardo della nostra Autonomia, ma una bandiera al vento e sotto le intemperie si strappa, si scolora. Compito della politica è di  rammendare e ricucire questa bandiera e ravvivarne continuamente i colori.

Paolo Cosner – Ispettore Distrettuale dei Vigili del Fuoco

Redazione:
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