Musica, canti, cartelli colorati e soprattutto la voce dei bambini che vogliono ritornare ad abbracciarsi presto. “La scuola è empatia tra un io e un tu, è scambio e relazioni umane concrete”, è stato ricordato sabato mattina in piazza a Fiera di Primiero, protestando contro la didattica a distanza
Fiera di Primiero (Trento) – C’erano tra le 100 e le 150 persone – 250 per gli organizzatori -, tra genitori. nonni, insegnanti, amici, a manifestare sabato mattina in centro a Fiera di Primiero, contro la dad e le scuole chiuse. Un evento nato dopo la protesta dei giorni scorsi a Transacqua. Domenica toccherà anche a Rovereto con una manifestazione nazionale.
Mascherine, distanze, gel sul palco e tanti cartelloni colorati, ma anche una pattuglia di carabinieri ad osservare a distanza il rispetto delle regole di sicurezza, hanno caratterizzato un sabato mattina di primavera, in zona rossa.
Erano presenti alla protesta in piazza anche gli amministratori locali. Il presidente della Comunità di Primiero, Roberto Pradel ha preso la parola a nome dei sindaci del territorio di Sagron Mis, Primiero San Martino, Mezzano, Imèr e Canal San Bovo, sottolineando la vicinanza alle famiglie in questo momento non facile, auspicando di uscire quanto prima da questa situazione ed evidenziando il basso numero di positivi (numeri aggiornati Provincia) che si registrano nell’intera comunità.
C’è chi ha scelto di non protestare
Non tutti i genitori di alunni di Primiero, hanno però aderito alla protesta in piazza e ne condividono le motivazioni, ci fanno sapere in redazione alcune mamme, che si riservano di diffondere un documento nel quale si spiegano le ragioni, contestando modi, metodo e anche alcuni interventi dell’iniziativa che si è appena svolta.
Guarda la manifestazione (VIDEO)
Nel video gli interventi del Commissario della Comunità di Primiero, Roberto Pradel, di Lorenzo Gubert (Comitato organizzatore e Consigliere comunale di minoranza a Primiero) e infine Andreina Marcon (Insegnante)