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PrimieroViva attacca le “sciagurate strategie” degli impiantisti

Non c’è pace per il futuro degli impianti a Primiero. Dopo l’Assemblea dei giorni scorsi di Nuova Rosalpina, interviene nuovamente nel dibattito locale, l’associazione PrimieroViva, in prima linea nel ricorso al Tar  presentato contro il San Martino – Rolle e tra le prime a contestare il progetto.

L’attacco agli impiantisti –
Per bocca di Daniele Gubert, l’associazione ribadisce che:"In merito alle recenti dichiarazioni ultimative e catastrofistiche sul futuro della società esercente impianti a fune Nuova Rosalpina Spa, che fallirebbe il giorno successivo al mancato raggiungimento dell’obbiettivo posto nell’ultimo piano di ricapitalizzazione, portando a morte sicura il tessuto economico e sociale delle valli di Primiero e Vanoi, l’associazione PrimieroViva  così riassume la sua posizione:

1. Il primo di maggio 2009 a fallire non sarà certo la società, bensì la sciagurata strategia dei suoi vertici, che hanno voluto legare indissolubilmente il piano di risanamento dei conti alla realizzazione del contestato impianto di Collegamento funiviario tra San Martino di Castrozza e Passo Rolle, non trovando la condivisione di una cospicua parte dell’imprenditoria e dell’opinione pubblica locale.

2. Un nuovo piano di ricapitalizzazione di entità ben minore dell’attuale [1,5/2,0 milioni di Euro invece che 5 milioni] sarà sufficiente a garantire la sopravvivenza della società, che non oberata da nuove pesanti e rischiose iniziative sarà in grado di affrontare serenamente quella mission di “servizio pubblico” affidatagli indirettamente dalla Provincia Autonoma di Trento e dai Comuni della Comunità di Primiero, sempre generosi donatori, valutando primariamente l’adesione a progetti di fusione societaria con tutte le altre realtà locali.

3. La pressione ricattatoria alla sottoscrizione di quote di capitale condotta dai vertici delle categorie economiche sui propri e altrui associati è inaccettabile e riprovevole; non è con la minaccia della redazione di liste di proscrizione e ritorsioni commerciali che si ri-costruisce una visione condivisa e responsabile dei destini della Comunità.

4. Il probabile naufragio del Protocollo di intesa sulla messa in rete delle aree sciistiche è certamente da imputarsi alla cieca ostinazione con cui le oligarchie politiche ed economiche locali hanno perseguito, quasi sempre senza affrontare il merito di scelte devastanti, un progetto nato per avvantaggiare qualcuno a
scapito di altri, usato per redimere gli errori passati e presenti di una gestione inefficiente e spericolata, i cui attori hanno sempre scaricato le responsabilità su altri.

L’apertura ad un nuovo confronto –
PrimieroViva conferma quindi la sua disponibilità ad una partecipazione propositiva in un nuovo processo di concertazione sul futuro delle aree sciabili e dell’economia delle valli di Primiero e Vanoi, una volta che le buie profezie di amministratori e tecnici incapaci di “Community intelligence”, impegnati più a salvare se stessi che le sorti collettive, abbiano perso definitivamente di consistenza e credito".

Categories: NordEst
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