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“Profezia degasperiana”: a Pieve Tesino la Lectio del Vescovo Ivan Maffeis (VIDEO)

Ricorre il 19 agosto, il 70° della morte a Sella Valsugana di Alcide De Gasperi. La Presidenza del Consiglio provinciale di Trento ha collocato in questa data importante la firma di un accordo a palazzo Trentini con le Fondazioni Museo Storico del Trentino e Alcide De Gasperi, per un percorso di valorizzazione della figura del grande statista


NordEst – Ventunesima edizione della Lectio degasperiana, l’annuale appuntamento promosso dalla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi a Pieve Tesino, nel paese che diede i natali allo statista trentino.

 

Nata per onorare la memoria di Alcide De Gasperi nei giorni dell’anniversario della sua morte (che cade il 19 agosto), la Lectio è l’occasione che si rinnova ogni anno di porsi in ascolto della testimonianza degasperiana e di fare del passato uno specchio in cui ripensare il presente. Negli anni ha acquisito un’importante dimensione pubblica, richiamando, come accaduto anche quest’anno, un pubblico ampio ed eterogeneo: a Pieve Tesino erano presenti oltre 500 persone, fra comuni cittadini, appassionati di storia e di politica e rappresentanti delle istituzioni pubbliche e private nazionali e locali. Questo ne fa l’edizione più partecipata dopo quella del 2016 tenuta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Protagonista della Lectio è stato mons. Ivan Maffeis, trentino, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, chiamato a riflettere sul carattere profetico della figura di Alcide De Gasperi, nell’anno del settantesimo anniversario della sua morte. Da qui il titolo scelto per questa edizione: «Profezia degasperiana. Il deserto della democrazia e la rinascita della politica».

Dopo la visita al Museo Casa De Gasperi – realizzato in centro al paese nell’edificio che diede i natali allo statista – l’ingresso dell’Arcivescovo nella palestra del centro polifunzionale del paese, teatro dell’evento, è stato allietato dalle canzoni del coro Valsella di Borgo Valsugana, seguite dal saluto del sindaco di Pieve Tesino Oscar Nervo che ha tenuto un breve discorso.

Dopo i saluti e i ringraziamenti, il Presidente della Fondazione Giuseppe Tognon ha quindi dato inizio alla Lectio degasperiana, cedendo la parola a Ivan Maffeis e alla sua profonda e applaudita lezione che ha messo in luce come, proprio nel momento della prova, l’impegno politico possa tornare a essere ispirato dal desiderio di futuro e di felicità. Purché il «profeta» non venda illusioni, ma parli con parole di verità, anche a costo di dire cose scomode e scoprirsi incompreso. Un leader politico, capace di annullarsi nel servizio al bene comune, non può essere né vanitoso né accomodante: così fu De Gasperi, un democristiano «a modo suo», un cattolico libero, che visse fino in fondo l’inquietudine e il tormento di un compito magnifico: difendere la democrazia con il metodo della libertà.

Numerosi gli ospiti e le autorità intervenuti oggi a Pieve Tesino: fra questi il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, l’arcivescovo di Trento mons. Lauro Tisi, il vescovo emerito mons. Luigi Bressan. Nutrita anche la partecipazione della famiglia De Gasperi, con una delegazione di parenti, nipoti e discendenti dello statista. In sala anche il Commissario del Governo per la Provincia di Trento Giuseppe Petronzi e il questore vicario Andrea Vitalone (in rappresentanza del Questore Maurizio Improta).

Non è mancata una rappresentanza parlamentare fra cui i senatori Graziano Delrio, Mariastella Gelmini, Pietro Patton, Luigi Spagnolli, Elena Testor e il deputato Andrea de Bertoldi. Con loro anche gli assessori provinciali Mario Tonina e Simone Marchiori, il Presidente del Consiglio Regionale Roberto Paccher, il presidente del Consiglio provinciale Claudio Soini con i consiglieri provinciali Michela Calzà, Chiara Maule, Francesco Valduga. Fra i presenti, anche rappresentanti (presenti e passati) del mondo politico trentino: Lorenzo Dellai, Mauro Gilmozzi, Franco Panizza, Renzo Gubert, Lucia Fronza Crepaz, Luciano Azzolini, Aldo Degaudenz, Luigi Olivieri, Marco Boato, Donatella Conzatti, Martina Loss.

In platea anche la vicesindaca del Comune di Trento, Elisabetta Bozzarelli e alcuni consiglieri comunali del territorio. Presenti anche le forze dell’ordine impersonate dal Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Danilo Nastasi e dal luogotenente della Compagnia dei Carabinieri di Borgo Massimiliano Ronzani in rappresentanza del Comando provinciale dei Carabinieri.

Numerosi i sindaci – non solo trentini – che hanno preso parte all’evento, fra cui Roberto Oss Emer (Pergine), Enrico Galvan (Borgo Valsugana), Alessandro Betta (Arco), Rinaldo Maffei (Nomi), Leonardo Ceccato (Cinte Tesino), Michael Rech (Folgaria) Giorgio Mario Tognolli (Bieno), Alberto Vesco (Castel Ivano), Daniela Campestrin (Torcegno), Marco Nicolò Perinelli (Tenna) Paolo Zanlucchi (Altopiano della Vigolana), Loris Maccagnan (Lamon). Fra gli altri ospiti intervenuti c’erano il direttore generale della Provincia autonoma di Trento Raffaele De Col con i dirigenti provinciali Elisabetta Sovilla e Maurizio Mezzanotte e il direttore della facoltà di giurisprudenza di Trento Paolo Carta.

Anche quest’anno, hanno voluto prendere parte alla Lectio numerosi esponenti dei mondi politici, culturali ed economici fra cui il Presidente dell’aeroporto Orio al Serio nonché ex deputato Giovanni Sanga, il direttore della Fondazione Museo storico del Trentino Giuseppe Ferrandi, i genitori di Antonio Megalizzi in rappresentanza della Fondazione a lui dedicata, il presidente della Cassa Rurale Valsugana e Tesino Arnaldo Dandrea, l’amministratore delegato di ISA Giorgio Franceschi, la direttrice del Trento Film Festival Luana Bisesti, il Presidente della SAT Cristian Ferrari, il Presidente dell’ANPI Trentino Mario Cossali, il segretario della Fondazione Fiemme PER Andrea Ciresa, il direttore di Itea Roberto Ceccato, il direttore della Fondazione Hub Innovazione Trentino Stefano Ceci, insieme a un gruppo di professori dell’università della Tuscia di Viterbo, che a Pieve Tesino ha il suo Centro Studi Alpino.

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