Primo Piano Trentino Alto Adige

Protocollo strategico sul futuro di Rovereto: accordo tra Provincia e Comune

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Al centro del confronto: Mobilità, Polo tecnologico, Meccatronica e Manifattura, Ricollocazione sinergica di alcuni istituti formativi, Riqualificazione della Rsa Vannetti, localizzazione del nuovo polo della protezione civile e ristrutturazione dello stadio Quercia

giunte

Rovereto – Aspetti strategici in materia di mobilità

Sono diverse le criticità che, in tema di mobilità, interessano la città di Rovereto ma, prima di tutto, vanno approfondite e comprese le dinamiche alla base dei flussi di traffico che interessano la città sotto il profilo della vivibilità. In base al protocollo oggi condiviso, entro il mese di febbraio andrà costituito un gruppo tecnico di lavoro, dove vi saranno rappresentanti della Provincia, del Comune e della Comunità della Vallagarina, il quale avrà il compito di analizzare e valutare i dati a disposizione, anche basandosi sui numerosi studi effettuati in precedenza. Il gruppo dovrà quindi elaborare uno studio sulla mobilità entro giugno 2016; dopo la presentazione e una fase partecipativa, lo studio sarà perfezionato entro la fine del 2016, mentre il programma dei finanziamenti andrà definito entro il 2017. Sulla base dei risultati di questo studio si valuteranno le scelte infrastrutturali e le politiche di mobilità da attuare sul territorio comunale. Questi nel dettaglio gli elementi della proposta oggi condivisa:

  1. analisi e valutazione del dato del traffico che interessa il Comune di Rovereto e delle sue cause;
  2. individuare la miglior infrastruttura o le azioni di politica della mobilità che possano risolvere le criticità rilevate;
  3. individuare soluzioni che consentano di distogliere/alleggerire il traffico dalla attuale statale n. 12 nei pressi di alcuni nodi ad elevata intensità, per garantire i collegamenti est-ovest della ferrovia;
  4. realizzare connessioni che garantiscano relazioni di mobilità funzionali, con particolare riguardo all’ambito di Sacco-San Giorgio, Polo della Meccatronica, Manifattura;
  5. attuare soluzioni per il trasporto pubblico locale e la mobilità sostenibile, fra cui l’organizzazione del sistema del trasporto pubblico locale e i servizi connessi (fra cui la collocazione della stazione delle autocorriere).

Poli tecnologici e della formazione
Negli ultimi anni la Provincia autonoma di Trento ha investito fortemente in alcuni progetti strategici dal punto di vista della formazione e dell’innovazione, che coinvolgono non solo la città, ma anche il contesto regionale e internazionale: si tratta del Polo della Meccatronica e del Progetto Manifattura.

– Polo della Meccatronica. Partito formalmente nel 2011, ospita ad oggi una ventina di aziende meccatroniche insediate e molte altre stanno mostrando interesse a far parte dell’iniziativa. Per quanto riguarda la parte economica, il progetto Meccatronica è finanziato nel bilancio provinciale per 60,3 milioni di euro, di cui 23,895 su fondi FESR. Elemento strategico e qualificante sarà la ricollocazione nel Polo della Meccatronica dell’Istituto Tecnico Tecnologico Marconi e del Centro di Formazione Professionale Veronesi con relative infrastrutture accessorie (palestra, mensa, parcheggio ecc.): tramite la prossimità fisica di imprese, strutture della formazione tecnica e professionale e centri di ricerca, il Polo potrà attivare forme di collaborazione in grado di integrare le diverse competenze; le linee guida per il concorso di progettazione da realizzarsi nel corso del 2016 sono già state definite. Inoltre, in base al protocollo oggi condiviso:

  • si è stabilito di predisporre la progettazione di dettaglio entro il 2017 e di avviare le successive gare di appalto;
  • l’avvio dei lavori per la realizzazione del lotto prioritario costituito dall’Istituto Marconi potrebbe così concretizzarsi nel 2018, seguiranno in sequenza i lotti per la realizzazione del Centro professionale Marconi e delle relative infrastrutture.

– Progetto Manifattura. La Green Innovation Factory di Progetto Manifattura, gestita da Trentino Sviluppo, sta creando a Rovereto un polo riconosciuto e attrattivo a livello nazionale e internazionale. Progetto Manifattura è un centro di innovazione industriale operante nei settori dell’edilizia ecosostenibile, dell’energia rinnovabile, delle tecnologie per l’ambiente e per la gestione delle risorse naturale. Su 7000 metri quadrati disponibili si è raggiunto il 99% di riempimento con 17 start-up che occupano 36 addetti, 20 aziende che occupano 92 addetti, oltre alla presenza di attori pubblico-privati con il coinvolgimento di 85 addetti. In Manifattura oggi lavorano 213 persone e in base agli accordi già stipulati entro il 2016 saliranno a 250.
L’investimento previsto del bando di gara si aggira sui 44,45 milioni di euro per la progettazione esecutiva dell’ambito B; si tratta di una realizzazione a prevalente destinazione produttiva all’interno di Progetto Manifattura. In attesa che si concludano le procedure di gara, in base al protocollo oggi condiviso, Provincia e Comune si impegnano a:

  • adattare gli edifici per l’ingresso di nuove start-up;
  • sviluppare progetti di collaborazione fra attività di impresa e istituti scolastici della città (in special modo con l’Istituto Fontana) con particolare riferimento alle nuove tecnologie delle costruzioni;
  • sviluppare progetti di ricerca con l’Università di Trento.

Rapporti con l’Università degli Studi di Trento e Agenzie formative
In questo contesto di promozione e valorizzazione del ruolo della città, sarà imprescindibile, nel prossimo futuro, il coinvolgimento delle Agenzie formative e che lavorano nel contesto formativo già presenti sul territorio (ovvero gli Istituti di Istruzione superiore, i Centri di Formazione professionale, IPRASE – Istituto provinciale per la ricerca e la sperimentazione educativa) nonché delle Università, in special modo quella di Trento, ma anche di Verona. Questi gli indirizzi di lavoro:

  • Valorizzazione di IPRASE. Per ottimizzarne la localizzazione e le funzioni è necessario trasferire l’Istituto nella vicina sede delle ex scuole elementari Damiano Chiesa di via Tartarotti. La necessaria intesa con l’Università di Trento andrà a valorizzare il polo della formazione, dell’aggiornamento e della abilitazione dei docenti. Il trasferimento dovrebbe avvenire entro marzo 2016. Per riqualificare ulteriormente il polo della formazione, la Provincia si impegna, d’intesa con la Regione, a verificare la possibilità di ampliare il polo con l’edificio già sede del catasto, situato di fronte alle scuole Damiano Chiesa, dove potrebbero essere collocate quelle funzioni di IPRASE e Università più di natura amministrativa.
  • Qualificazione dell’offerta formativa di istruzione superiore. In questo senso va individuata una nuova collocazione del Liceo artistico Depero, oggi ripartito fra una sede vetusta e una succursale molti distanti l’una dall’altra; due le possibilità individuate: l’area tra Corso Rosmini, via Tommaseo e via Manzoni, dove già è presente il Liceo delle Scienze umane Filzi; alcuni edifici occupati dall’attività dell’Università degli Studi di Trento, in particolar modo Palazzo Fedrigotti di Corso Bettini. In base all’intesa, lo studio di fattibilità per la nuova collocazione del Liceo Depero dovrà essere concluso entro giugno di quest’anno, la progettazione definitiva nel corso del 2017.
  • Scuole musicali. Il Comune di Rovereto e la Provincia riconoscono la necessità di dare nuovo slancio alle attività della Scuola civica musicale Zandonai, individuando una diversa modalità di gestione; si è quindi deciso di istituire un tavolo di confronto che formulerà proposte entro il mese di luglio.

Ristrutturazione Rsa Vannetti
Le due Giunte provinciale e comunale hanno condiviso l’opportunità di valutare con uno studio comparativo una riqualificazione dell’attuale sede di via Vannetti, in una logica di risparmio del territorio visto il ruolo strategico che ha svolto finora, rispetto a procedere con la costruzione di una nuova Rsa sul terreno ex Master Tools. La ristrutturazione della sede attuale consentirebbe di valorizzare la localizzazione centrale della struttura di via Vannetti e sarebbe funzionale anche a sviluppi di forme innovative a sostegno alla domiciliarità della persona anziana. La tempistica di questo intervento è la seguente: studio di fattibilità a cura del Comune entro giugno 2016, progettazione definitiva per giugno 2017, appalto e inizio lavori a inizio dell’estate 2018.

Polo del soccorso e della protezione civile
Comune e Rovereto convergono sulla necessità di approfondire la possibile soluzione di un polo unico del soccorso, che accorpi tutti i soggetti coinvolti nella protezione civile. Diverse le soluzioni al vaglio, che vanno dall’ampliamento e riqualificazione del compendio esistente alla realizzazione di una nuova sede (area ai Fiori, ambito ex Master Tools, area strategica nella zona artigianale e industriale, ecc…). In base al protocollo condiviso oggi si è stabilito di dare corso a uno studio per comparare le possibili alternative, che andrà elaborato entro giugno 2016 e completato entro fine anno.

Stadio Quercia
Il comparto sportivo dello Stadio Quercia è stato realizzato negli anni ’60 e il successivo processo di riqualificazione ha riguardato principalmente le strutture sportive. I lavori eseguiti hanno consentito l’omologazione I.A.A.F. della pista di atletica a 8 corsie tale da garantire l’organizzazione di manifestazioni di atletica leggera a carattere internazionale, nonché l’omologazione del campo da calcio in erba naturale con tribune da 3600 spettatori, che ha permesso l’organizzazione di manifestazioni internazionali di calcio e rugby. Attualmente un comparto dell’impianto sportivo è contraddistinto da una gradinata scoperta che può contenere al massimo 800 spettatori.

Nel protocollo oggi condiviso si è stabilito di programmare un intervento di sostituzione del corpo attuale con una nuova struttura plurifunzionale, adeguata alle norme di settore, prevedendo adeguati spazi di servizio e aggregazione, nonché una tribuna per il pubblico con almeno 2000 posti a sedere. Da una prima valutazione di massima, si ritiene che tale adeguamento possa rientrare nell’accordo sottoscritto nel febbraio 2015 tra la Provincia autonoma di Trento e il CONI, che disciplina la possibilità di implementare l’impiantistica sportiva in Trentino, per opere di valenza sovracomunale, con un cofinanziamento da parte del CONI fino al 50%. In base al protocollo, lo studio di fattibilità dovrà essere predisposto entro ottobre 2016, mentre il progetto preliminare a giugno 2017.

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