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Quale futuro per il Nordest?

Un Veneto doc al Governo – L'Agricoltura, la Lega Nord e la comunicazione, sono solo alcune delle sue vere passioni. Il ministro Luca Zaia, trevigiano doc, a quarant'anni si ritrova a Roma per cercare di "risolvere i problemi degli agricoltori". E' stato il paladino della sicurezza sulle strade in Veneto, dopo essere stato multato per eccesso di velocità. Il vertice sui problemi della pesca a Venezia tra le prime problematiche affrontate, ma ci tiene a sottolineare che ha fatto togliere anche la livrea agli uscieri del cosiddetto "piano nobile" del palazzo, che presto sarà visitabile: dal Salottino Cavour, alla storica biblioteca. E' stato festeggiato nelle scorse settimane dalla sua Treviso, dove è davvero molto popolare.

La carriera politica – Quella del ministro Zaia, è una carriera fulminante nel mondo della politica: nel 1998 diventa presidente della Provincia di Treviso, è il presidente di Provincia più giovane d'Italia. Assessore provinciale a 27 anni, eletto per due volte alla presidenza della Provincia, diventa poi il vice di Galan in Regione. E' nato a Conegliano, ma vive a Bibano di Godega di Sant'Urbano nella sinistra Piave trevigiana, con una laurea all'università di Udine, in scienze della produzione animale. L'agricoltura è sempre stata la sua vocazione. Prima di diventare un politico è stato anche pr delle discoteche locali. Fu lui ad assumere sei asini "brucaerba" in servizio lungo le strade e fu sempre sua anche la trovata dei semi del radicchio rosso di Treviso nello spazio, in orbita sullo Shuttle. Alla nostra prima intervista, si presenta con un "Ciao sono Luca Zaia". Lo raggiungiamo dopo che ha incontrato un Ambasciatore sudamericano e prima di una nuova riunione del Consiglio dei ministri.

L'intervista – Ministro Zaia, quali saranno le sue priorità per valorizzare il Nordest?
"Sicuramente, la volontà è quella di valorizzare il prodotto tipico, con la certificazione e la tutela, per estendere il grande lavoro di questi anni. Come rappresentante di questo territorio, voglio arrivare prima possibile al federalismo fiscale".
Visto che lei è stato tra i promotori della nuova legge sul turismo in Veneto, che cosa manca al  Turismo nel Nordest?
"Serve un progetto di rete per fare sistema. Dobbiamo avere un progetto per difendere il brand (il made in Italy), e in particolare il marchio nazionale. C'è inoltre la necessità di spiegare al mondo intero che abbiamo, come territorio, la possibilità di garantire vacanze sicure sotto il profilo sanitario e che la battaglia dei costi non ci riguarda. Dobbiamo sfruttare inoltre la possibilità di essere presenti sulle borse del turismo internazionale".
Dopo le dichiarazioni del ministro Brunetta sull'autonomia, si sono moltiplicate le polemiche in Trentino. Quale la posizione del Governo in proposito?
"Io posso esprimere la mia posizione, non quella del Governo. Posso dire, che il Governo sta lavorando ad un progetto di federalismo fiscale serio. Non sono contro l'autonomia degli altri, ma sono per l'autonomia del mio Veneto che ancora non ce l'ha".
E quindi il Trentino può dormire sonni tranquilli?
"Questo è un ragionamento che va fatto in un'ottica generale. Da Veneto e non da rappresentate del Governo, dico che è fondamentale per il Veneto avere l'autonomia. In ottica nazionale, se il Trentino mantiene o no l'autonomia, farà parte di un ragionamento più complesso".
Perchè secondo lei a Trento, ci sono state tutte queste difficoltà da parte del Pdl nello sdoganare il senatore Divina come candidato della coalizione?
"Divina ha i numeri… Non so, dico solo che il senatore Sergio Divina ha certamente i numeri. Noi come Lega, faremo un gran risultato con lui in Trentino".
Le prese di posizione sulla nascita di un Pdl territoriale fanno pensare che in Veneto, la vittoria così netta della Lega, abbia infastidito parecchio il governatore Galan. Le manovre politiche di questi giorni ne sono la conferma.
"Non so nulla della preoccupazione degli altri. Noi continuiamo a lavorare con impegno per dare risposte ai cittadini e non ci interessa la preoccupazione dei partner".
Proprio in questi giorni però, bocciando il Pdl territoriale che vuole realizzare Galan, lo stesso Zaia ha dichiarato apertamente i propri intenti per il Veneto, sostenendo che il Carroccio continuerà la sua battaglia per la presidenza della Regione.
A proposito di Autonomia, in questo periodo, una delle questioni che ha fatto maggiormente discutere Trentino e Veneto, è sicuramente la situazione dei comuni di confine, c'è una posizione precisa del Governo?
"No, io ho la mia posizione. Sono giuste le rivendicazioni, hanno ragione Lamon o Asiago e tutti gli altri comuni, se mi metto nei loro panni condivido le loro preoccupazioni. Ma non si può dire che si va via dal Veneto perchè si governa male, perchè è scorretto e improprio. Si dica che al di la del fossato ci sono privilegi, che il Veneto non ha".
Che cosa farà per sostenere l'agricoltura di montagna?
"Certamente è una priorità, sono convinto che con il piano di sviluppo rurale, daremo una grande risposta. Per il mio Veneto il 33% delle risorse è andato alla montagna e sono grandi risorse. La montagna significa produzione agricola e tutela del territorio e tutti questi fattori. Si dimentica fin troppo spesso che abbiamo territori unici e ricchi di produzioni molto variegate. Ad esempio, non c'è solo il radicchio rosso di Treviso, come molti credono, ma anche quello di Castelfranco, di Chioggia, di Verona… così come l'asparago bianco di Cima d'Olmo, che cresce sulle rive del Piave, è diverso da quello di Badoer che cresce sulle rive del Sile, a sua volta diverso da quello di Bassano. Stesso discorso per i vini: Tutti si fermano a prosecco e amarone. Ma il Veneto è il primo produttore italiano. Abbiamo 25 vini doc, 10 igt, 3 docg, sette milioni e mezzo di ettolitri, 77 mila ettari di vigne, 71 mila produttori….".
Parliamo di sicurezza, visto che la Lega in questo periodo ha fatto molto discutere, quale la sua posizione in merito?
"Chi viene qui, deve farlo per lavorare, comportandosi bene e rispettando le leggi, altrimenti se ne torni a casa".
In più occasioni lei si è espresso sul nucleare, ci sono progetti che interessano il Triveneto?
"Ce ne potranno essere. Quando siamo in grado di garantire sicurezza ai cittadini e una giusta calata sul territorio, può essere la soluzione a molti dei mali che abbiamo".
Quale sarebbe la sua massima ambizione da ministro?
"Pensare che gli agricoltori siano giustamente remunerati, perchè oggi non accade. Siamo a livelli sussistenza e poi chiudere il mio mandato con il federalismo fiscale. Il vero nemico che abbiamo è la burocrazia europea".

Guarda l'intervista al Ministro Zaia 

Categories: NordEst
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