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Quote latte, “Servono interventi straordinari”

Misure immediate e concrete. Ecco di che cosa hanno bisogno oggi i produttori di latte. Interventi a lungo termine, come quello dell’etichettatura d’origine, pur importante, non sono, infatti, sufficienti per sanare la situazione di grave emergenza del settore. Sarebbe paradossale che arrivasse la medicina quando il paziente e’ gia’ morto. Per questo motivo bisogna agire con la massima sollecitudine. E’ quanto evidenziato dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori in occasione della riunione a Bruxelles dei ministri agricoli Ue chiamati ad affrontare i delicati problemi del comparto lattiero-caseario.

Nell’attuale difficile fase gli allevatori -ha sottolineato la Cia- hanno la necessita’ di interventi mirati e in tempi rapidi che da subito possano contribuire a salvaguardarne il reddito. D’altra parte, lo scenario odierno parla chiaro. Per i produttori di latte e’ ormai ‘profondo rosso’. Nel nostro Paese il prezzo del latte alla stalla non e’ piu’ assolutamente remunerativo. E’ addirittura piu’ basso di quello praticato quindici anni fa. I costi continuano a crescere a livelli vertiginosi e hanno raggiunto un peso insostenibile.

Senza atti immediati, straordinari e concreti, c’e’ -ha avvertito la Cia- il fondato rischio che, in Italia, molte imprese, oggi in grave difficolta’, siano costrette a chiudere i battenti. Non solo. Possono scomparire formaggi Dop per carenza di materia prima. Il che significherebbe un duro colpo per le esportazioni del nostro agroalimentare.

Siamo in presenza di una crisi complessa che -ha aggiunto la Cia- e’ comune a tutta l’Europa. Una crisi che impone un’azione congiunta delle istituzioni a livello nazionale, regionale e comunitario per concentrare sulle imprese le risorse necessarie a fronteggiare l’aggravamento dei problemi per i produttori.

Categories: NordEst
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