Donazzan: “Dobbiamo risolvere problemi occupazionali con nuove misure”
Venezia – “L’economia veneta sta reagendo meglio del resto d’Italia agli stimoli della ripresa, a riprova che i grandi sforzi compiuti dalla Regione, quasi da sola, negli anni bui della crisi sono stati decisivi per salvaguardare il tessuto produttivo. La ripresa, però, non è sufficiente a risolvere i problemi occupazionali di molti lavoratori, a favore dei quali saranno orientate le nuove misure regionali di politica del lavoro”.
È quanto afferma l’assessore al lavoro della Regione del Veneto, Elena Donazzan, commentando il report di giugno sull’andamento dei contratti a tempo indeterminato pubblicato da Veneto Lavoro.
Nel 2015 il mercato del lavoro è stato interessato da importanti novità̀ normative introdotte dalla Legge di stabilità 2015 e dal Jobs Act.
In particolare due misure si prestano ad un attento e continuo monitoraggio:
a) l’incentivo per le assunzioni a tempo indeterminato attivato dal 1 gennaio 2015. La dimensione economica dell’incentivo è pari (al massimo) a 8.040 euro per tre anni. Il requisito di accesso più̀ rilevante è che l’assunzione riguardi lavoratori non impegnati, nei precedenti sei mesi, in rapporti di lavoro a tempo indeterminato. L’Inps ha chiarito inoltre che l’incentivo è utilizzabile anche per le trasformazioni dei rapporti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato;
b) la regolazione “a tutele crescenti” per i nuovi contratti a tempo indeterminato.
I dati relativi a giugno 2015 attestano l’evidente proseguimento della tendenza all’incremento delle assunzioni e delle trasformazioni a tempo indeterminato come già̀ emerso per i mesi precedenti.
A giugno le assunzioni con contratti a tempo indeterminato sono aumentate – rispetto allo stesso mese dell’anno precedente – del 55% (9.500 contro 6.100); nell’insieme del primo semestre la crescita è risultata del 51% (66.000 contro 44.000). La dinamica più̀ elevata è stata registrata in aprile (+77%). Le trasformazioni sono aumentate, nel confronto tendenziale, del 13% (3.300 contro 2.900 nel giugno 2014). Nel complesso del semestre l’incremento delle trasformazioni è risultato del 12% (21.700 contro 19.400).
Negli ultimi tre mesi anche le cessazioni hanno evidenziato un trend di crescita tendenziale: +16% in giugno, + 9% nell’insieme del semestre.
Tale incremento non è associato ad una riduzione del tasso di sopravvivenza dei nuovi rapporti di lavoro. Anzi: il tasso di sopravvivenza al 30 giugno, distinto per mese di avvio, risulta nel 2015 più̀ elevato di quello corrispondente calcolato per i rapporti attivati nel medesimo mese degli anni precedenti. La crescita delle cessazioni osservata a maggio-giugno andrà̀ quindi ulteriormente esplorata per verificarne il possibile “orientamento strategico” finalizzato alla costruzione di percorsi di transizione da rapporti a tempo indeterminato non esonerati a nuovi rapporti che beneficiano dell’esonero.
Infine, le aziende coinvolte in Veneto sono circa 29.000. Di esse oltre 18.000 hanno effettuato un’unica assunzione; 9 aziende hanno effettuato oltre 100 assunzioni (per un totale di 1.414 assunzioni a tempo indeterminato).